Mi soffermo un attimo sul termine "esatto" presente nella domanda. In fisica nessun esperimento da’ un risultato "esatto", ma un risultato affetto da un errore (seppur piccolo od addirittura piccolissimo).
Esiste, invero, un ristretto numero di costanti che hanno un valore "esatto". Si tratta delle cosiddette "grandezza campione" che vengono utilizzate per definire tutte le altre. Dal 1983 la velocita’ della luce nel vuoto non e’ piu’ una grandezza derivata, ma una grandezza campione. Le e’ stato assegnato il valore esatto: 299792,458km/s. Il metro le ha ceduto il posto di grandezza campione ed e’ diventato lui stesso una grandezza derivata, pari alla distanza percorsa dalla luce in 1/299792458 di secondo.
Quindi dal 1983 in poi non ha piu’ senso dire che un esperimento serve a "misurare la velocita’ della luce", ma in realta’ quello stesso esperimento sta "misurando il metro".
Gli esperimenti moderni al riguardo sono abbastanza compessi e si basano tutti sull’applicazione di tecniche laser, ma quello che preferisco per la sua semplicita’ e chiarezza (sebbene non sia in grado di ottenere la precisione richiesta al giorno d’oggi) e’ quello di Fizeau, descritto egregiamente insieme a tanti altri nel sito:
http://galileo.cincom.unical.it/pubblicazioni/editoria/libri/Fisica/fisica2/MFM9L1.htm
(l’esperimento di Fizeau si trova dalla figura 4.3 in poi)
Per maggiori informazioni suggerisco di visitare anche i siti:
http://www.themeter.net/un-fon.htm
http://www.what-is-the-speed-of-light.com/