E’ estremamente difficile fornire una risposta precisa su un fatto di
cui non si è stati testimoni diretti. Sinceramente non ho mai sentito
parlare del presunto fantasma della reggia di Venaria. Posso solo dire
che è molto frequente sentire storie di fantasmi riferite ad antichi palazzi,
castelli e, a maggior ragione, regge. Sperando che questo possa tranquillizzare
l’amico Valentino, posso inoltre affermare che fino a oggi nessuno è mai
riuscito a portare prove certe a favore dell’esistenza dei fantasmi.
L’idea di fantasma è antichissima: già nelle opere degli scrittori classici
si ritrovano frequentemente spiriti di persone defunte che si manifestano
ai mortali. L’idea è sopravvissuta in tutte le epoche successive e continua
a essere viva anche ai giorni nostri. Essa probabilmente ha un’unica interpretazione:
l’insaziabile desiderio di immortalità che accomuna gli uomini di ogni
epoca. E’ tuttavia interessante osservare come le caratteristiche che
vengono attribuite ai fantasmi mutino al variare dei periodi storici.
Ad esempio il fantasma classico con lenzuolo e catene è tipico del Cinquecento.
Nell’Ottocento, epoca della scienza, prevale invece il più scientifico
“ectoplasma”, che sarebbe costituito da una materia eterea e
imponderabile.
Tutte le “prove” finora presentate per dimostrare l’esistenza
dei fantasmi (fotografie, filmati ecc.) sono risultate essere solamente
trucchi, più o meno abili. Nel passato anche molti illustri scienziati
credettero all’esistenza dei fantasmi, tuttavia essi furono semplicemente
presi in giro da abili medium che, con vari espedienti, facevano apparire
falsi fantasmi durante le sedute spiritiche.
Le voci che affermano la presenza di un fantasma in un certo luogo, nascono
per vari motivi. Un motivo piuttosto diffuso è quello pubblicitario per
attirare turisti curiosi (ad esempio molti castelli della Scozia sono
apprezzate mete turistiche proprio per questo motivo). In certi casi,
per la stessa ragione, qualcuno simula, al pari dei medium di cui si parlava
sopra, la presenza di fantasmi nei luoghi in questione, con vari accorgimenti.
Chi “vede” un fantasma, può essere vittima di queste simulazioni.
Talvolta, invece, può trattarsi di normali fenomeni fisici (riflessi,
ombre, teli in movimento ecc.) che possono essere scambiati per fantasmi
semplicemente a causa della suggestione esercitata dall’atmosfera del
luogo e dall’aspettativa e dal desiderio di vederli.
Quindi non saprei dire con precisione che cosa abbia visto il caro amico
Valentino. Ma posso assicurare che se quello che ha visto fosse stato
un vero fantasma, Valentino sarebbe la prima persona al mondo ad averne
visto uno. Penso che non vi siamo difficoltà a capire che è di gran lunga
più probabile che Valentino abbia visto qualcos’altro.
Per tranquillizzare ulteriormente Valentino, gli consiglierei caldamente
la lettura del seguente libro: Fantasmi, di R. Finucane, Avverbi
Edizioni, Roma 1997. Si tratta di una storia, molto completa, dell’idea
di fantasma dall’antichità a oggi, che può contribuire a illuminare le
nostre paure.
Infine vorrei fare un invito a Valentino: torna sul posto e vedi se il
fenomeno si ripete. In caso affermativo, i ricercatori del CICAP (Comitato
Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) sarebbero
ben lieti di svolgere le loro indagini.