Mio padre mi raccontava dei casi di pellagra al suo paese e mi diceva che, agli ammalati, il comune (o chi per lui) passava gratuitamente il sale. Ma, essendo la pellagra un’avitaminosi (mi pare), che c’entra il sale?

Non credo infatti che c’entri… non mi risulta un tale approccio terapeutico.  

Con il termine di niacina (o vitamina PP o vitamina B3) si intendono due molecole tra loro simili: l’acido nicotinico (la niacina propriamente detta) e l’ammide di quest’ultimo, la nicotinammide (o niacinammide).

La Pellagra è una avitaminosi da carenza di vitamina PP, nel malato conclamato (oggi rarissimo alle nostre latitudini) si ha oltre una disepitelizzazione di aree cutanee, anche un analogo fenomeno nelle mucose.

L’unica cosa che credo possa essere legata all’assunzione di sale, è la disidratazione assoluta di tali forme gravi con perdita di sodio e potassio dal sistema digerente e quindi un tentativo di reidratazione con apporto di adeguati quantitativi di acqua e di sale, senza il quale la prima non potrebbe essere “trattenuta” nei tessuti viventi.
Ma questa è soltanto una supposizione.
  
Acido nicotinico e nicotinammide