Recentemente è stata diffusa dai mezzi di informazione la notizia secondo
la quale l’uso dell’auricolare aumenterebbe, anziche’ ridurre, l’esposizione
al campo elettromagnetico di un utente di telefonino cellulare.
La notizia e` molto fresca e quindi non ho molti elementi in piu` di
quelli comparsi sulla stampa, per dare una risposta circostanziata. Mi
limitero` a qualche osservazione basata su criteri generali e buon senso.
In linea di massima, non mi sembra impossibile che, se un cellulare e`
progettato e costruito male, possa verificarsi una significativa “fuga”
di radiofrequenza dal connettore dell’auricolare. A questo si deve aggiungere
il fatto che l’auricolare stesso, a differenza di quanto avviene per l’antenna,
si trova proprio fisicamente in contatto con la testa, migliorando cosi`
l’accoppiamento con i tessuti dell’eventuale campo EM che ha preso la
“via sbagliata”.
Tuttavia, se consideriamo che questo fenomeno avrebbe una evidente influenza
negativa sulla portata e/o sull’autonomia del telefonino, mi pare improbabile
che non se ne sia tenuto conto, almeno da parte dei produttori con maggiore
esperienza e preparazione tecnica.
In ogni caso, non mi “fisserei” sull’auricolare come dispositivo per
ridurre l’esposizione: esso e` nato, invece, soprattutto per consentire
all’utente di avere le mani libere.
Infatti, se con l’uso dell’auricolare si riduce l’esposizione della testa,
tuttavia e` probabile che altre parti del corpo risultino piu` esposte,
a seconda di dove si tiene il telefonino. E le attuali conoscenze non
ci portano a concludere che l’esposizione, che so, del fegato o del rene
comporti necessariamente meno rischi (ammesso che ne esistano) di quella
del nervo acustico o del cervello.
In conclusione, per i rischi associati all’uso del cellulare ed i relativi
comportamenti prudenziali, rimando alle precedenti risposte: