Il nostro condominio ha deciso di installare un apparecchio anticalcare sul tubo di mandata dell’acqua. Ci hanno detto che esistevano due tipi di questo apparecchio, quello “magnetico”, ritenuto pero’ poco efficiente e quello “a sali” ed e’ stato scelto quest’ultimo. Vorrei sapere come funziona questo apparecchio, ma soprattutto cosa cambia prima e dopo l’apparecchio, nella concentrazione di ioni disciolti nell’acqua, non solo del calcio. Questo perche’ un eventuale aggiunta di sodio puo’ essere irrilevante in soggetti sani ma non in soggetti con pressione sanguigna molto alta, per i quali e’ necessario calcolare con precisione la quantita’ di sodio ingerita normalmente. E inoltre: e’ vero che il metodo magnetico anticalcare non e’ efficiente?

Un apparecchio anticalcare
a sali è un contenitore con dentro una resina a scambio ionico cioè una sostanza capace di legare a se taluni
ioni rilasciandone altri (da cui lo scambio).

Quando si tratta di
ridurre la durezza di un’acqua,
ovvero diminuire il suo contenuto di calcio, si fa passare l’acqua attraverso
questa resina: il calcio viene trattenuto dalla resina e sostituito dal
sodio.

A lungo andare la resina
perderà la sua efficienza e quindi dovrà essere rigenerata lavandola con
una soluzione molto concentrata di cloruro di sodio.

Ricapitolando quindi
quando si addolcisce un’acqua
per mezzo di una resina a scambio ionico alla fine del processo avremo
l’acqua che ha un tasso di calcio molto ridotto ma il suo contenuto di
sodio sarà aumentato in proporzione al calcio sottratto. Possiamo con
esattezza calcolare di quanto aumenta il sodio. Siccome lo ione calcio
e’ bivalente e lo ione sodio monovalente per ogni ione calcio sottratto
all’acqua, la resina deve cedere due ioni sodio e quindi i millimoli di
sodio aggiunti all’acqua saranno pari a due volte i millimoli di calcio
sottratti:

                                           millimoli
(sodio) =  2 millimoli (calcio)

 

i millimoli di una sostanza
sono pari al suo peso in milligrammi diviso per il peso atomico:

               peso atomico calcio = 40

               peso atomico sodio  = 23

quindi abbiamo :

                               milligrammi (sodio) 
/  23  =  2  milligrammi
(calcio)  /  40

milligrammi sodio  =  1,15
milligrammi calcio

questo vuol dire che ogni 100 milligrammi/litro
di calcio che togliamo all’acqua  aggiungiamo
115 milligrammi/litro di sodio.

Gli apparecchi magnetici
anticalcare non eliminano il calcio dall’acqua. Il principio su cui si
basano e’ totalmente diverso.

Il carbonato di calcio
e’ la sostanza responsabile del calcare: aggrega in cristalli formando
i depositi di calcare. In tali cristalli il carbonato si organizza secondo
un sistema trigonale rendendo il cristallo stesso poco solubile e molto
resistente. Se si sottopone ad un campo magnetico una soluzione di carbonato
di calcio sembra che sia sfavorita la formazione di calcare e favorita
quella di aragonite. L’aragonite non e’ altro che cristalli di carbonato
di calcio ma disposti secondo un sistema rombico e non trigonale. Tali
cristalli sono meno resistenti e più solubili di quelli di calcite (calcare).

Sin qui la teoria funziona
ma quando si applica un campo magnetico sulla condotta di immissione di
acqua in un condominio avremo due situazioni: l’acqua viene prelevata
in modo uniforme e costante da tutti i condomini per cui il campo magnetico
ha tempo di magnetizzare il carbonato di calcio: situazione improbabile.
L’acqua  viene prelevata in maniera
discontinua con picchi di consumo altissimi e consumo pressocche’ nullo
nelle ore notturne: situazione normale; in queste condizioni il campo
magnetico non ha alcuna possibilita’ di lavorare con efficacia e costanza.