In attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente
la qualità delle acque destinate al consumo umano, è
stato emanato (G.U. – Suppl. ordinario – n. 152 del 30
Giugno 1988) il D.P.R. 24 Maggio 1988, che
stabilisce (Art.1) “i requisiti di qualità
delle acque destinate al consumo umano, per la tutela
della salute pubblica e per il miglioramento
delle condizioni di vita ed introduce misure finalizzate
a garantire la difesa delle risorse idriche.”
Lo stesso D.P.R. fissa i criteri di qualità delle acque;
in particolare, l’Art. 3. del Decreto stabilisce quanto
segue:
Art. 3. Requisiti di qualità.
1. I requisiti di qualità delle acque
sono valutati sulla base dei valori e delle
indicazioni relativi ai parametri di cui all’allegato
I.
2. La concentrazione massima
ammissibile di ciascun parametro non può essere
superata.
3. I valori guida
costituiscono obiettivi al cui raggiungimento l’attività
amministrativa deve tendere.
4. Per le acque che subiscono un
trattamento di addolcimento sono specificati,
all’allegato I, i valori della
concentrazione minima richiesta.
5. I valori che
sono indicati nell’allegato I
devono essere interpretati per ciascun
parametro tenendo conto delle osservazioni eventualmente
riportate nel medesimo allegato.
L’allegato I, quindi, fornisce i valori di
concentrazione massima ammissibile per le sostanze
ritenute “indesiderabili” (categoria alla quale
appartengono i nitrati).
L’estratto dell’allegato riguardante i nitrati è
riportato nella seguente tabella.
Parametro | Espressione dei risultati |
Valori guida (VG) | Concentrazione massima ammissibile (CMA) |
Nitrati | mg/l NO3 | 5 | 50 |
Nitriti | mg/l NO2 | – | 0,1 |
I nitrati vengono quindi classificati dal Decreto nel
Sottogruppo C delle “sostanze
indesiderabili”; una nota dello stesso decreto
specifica peraltro che “alcuni dei parametri in
questione (indesiderabili), oltre certi limiti, possono
essere tossici”.
Sulla tossicità dei nitrati, oltre la concentrazione
massima ammissibile di 50 mg/l, si discute ormai da
tempo; è invece fuori discussione la tossicità
(accertata) dei nitriti oltre 0,1 mg/l, vista la
capacità di questi sali di originare nitrosammine, che
sono sostanze cancerogene.