La Terra vista dal satellite Apollo 17. |
Raggio equatoriale 6.378,14 km
Raggio polare 6.356,78 km Circonf. equatoriale =40.075,0354 km Volume 1,0832 x1012 km3 Area della superficie 510.065.700 km2 Periodo di rotazione siderale 23,934 ore
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Nessuno ha mai determinato se non approssimativamente la massa totale degli organismi viventi nel nostro pianeta. Probabilmente, esagerando, si superano i cento-duecentomila miliardi di kg complessivi (1014). Anche esagerando in questo modo, la massa del nostro pianeta è però talmente grande (5,97 x 1024 kg, cioè, circa sei milioni di miliardi di miliardi di kg!!) che il contributo di massa di tutte le forme di vita esistenti (dalle balenottere alle api ai batteri) potrebbe non superare la decimiliardesima parte della massa totale del pianeta.
Si tratta chiaramente di calcoli privi di valore scientifico, poiché ancora oggi non conosciamo tutte le
specie animali e vegetali esistenti sulla Terra. E’ comunque certo che il peso della Terra non muterebbe se non per valori trascurabili, se venisse privata di tutte le forme di vita esistenti.
Le sostanze con cui l’uomo e gli altri animali accrescono il proprio organismo derivano naturalmente e originariamente, dai suoli, i minerali e le rocce della Terra.
Gli organismi animali non sono tuttavia in grado di
trarre nutrimento e, quindi, sostentamento direttamente dagli elementi e sostanze semplici del suolo (organismi “eterotrofi”), per cui la loro dieta dipende dall’elaborazione del cibo da parte degli organismi detti
“autotrofi”, come le piante o alcuni batteri.
Le piante verdi, per esempio, sono in grado di utilizzare il biossido di carbonio dell’aria e l’acqua, e trasformarle, grazie alla luce solare, in ossigeno (respirato dagli
organismi animali) e carboidrati, nel processo detto di “fotosintesi clorofilliana”.
I carboidrati, zuccheri e amidi prodotti dalla fotosintesi vanno a costituire il corpo stesso delle piante. Le piante vengono
successivamente consumate dagli erbivori, e gli erbivori entrano nella dieta dei carnivori.
La catena alimentare parte quindi dalla trasformazione di sostanze semplici come l’acqua, il biossido di carbonio (CO2) ed i sali minerali (per es. di azoto, di fosforo, di sodio, potassio, ferro ecc.) che costituiscono i suoli, da parte degli organismi autotrofi.
In rarissimi casi, l’uomo può trarre un nutrimento limitato e insufficiente direttamente dalle sostanze inorganiche del suolo e delle rocce, es. argille o caolini (geofagia).