che si possono osservare sulla Terra sono il risultato di diversi
processi di formazione che si possono riassumere in tre grandi processi
chimico fisici fondamentali:
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cristallizzazione da un fuso magmatico (Processo Magmatico o Igneo)
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precipitazione chimico – fisica da una soluzione (Processo Sedimentario)
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ricristallizzazione allo stato solido (Processo Metamorfico)
Il processo magmatico è, quindi, uno dei tre processi petrogenetici attraverso i quali si producono i vari tipi di rocce costituenti la crosta terrestre e degli altri pianeti solidi. Attraverso il processo magmatico si formano le rocce magmatiche (plutoniche, vulcaniche, ipoabissali, ecc.).
Gli altri due processi petrogenetici sono quello sedimentario e quello metamorfico, formanti rispettivamente le rocce sedimentarie e quelle metamorfiche.
Il processo magmatico è caratterizzato dalla presenza di un fuso (o magma) al 99% di composizione silicatica. Questo processo si svolge indispensabilmente ad alte temperature e condizioni di pressione piuttosto varie (elevate nel caso della consolidazione profonda, basse nel caso dei fenomeni vulcanici).
La cristallizzazione del fuso produce le rocce magmatiche.
La pressione litostatica (confining pressure) è la pressione esercitata su una porzione di roccia dal peso delle rocce soprastanti.
Essa ha molta importanza nei processi metamorfici, mentre ne ha di meno nei processi di consolidamento e differenziazione magmatica, in cui è determinante l’influenza di parametri quali la temperatura, la pressione parziale dei volatili (es. H20 o CO2), ecc.
La pressione litostatica presente alle profondità in cui si verificano i processi per es. intrusivi (decine di km
di profondità) è certamente notevole (1000-2000 bar) tuttavia non è l’unico parametro a concorrere nella realizzazione dei fenomeni di segregazione magmatica, assimilazione, differenziazione gravitativa ecc. e di tutti i processi che determinano il prodotto magmatico finale (e la futura roccia).