calcite |
Dolomia |
La dolomitizzazione distrugge spesso i fossili contenuti nei sedimenti, nonchè le tessiture originarie.
Il processo di dolomitizzazione può avvenire in diversi modi. Il processo più importante è dovuto ad una reazione chimica di doppio scambio tra i sali di magnesio disciolti nell’acqua ed il carbonato di calcio dei calcari marini (solitamente dovuto ad accumulo di gusci, scheletri e parti calcitiche di piccoli invertebrati quali coralli, briozoi, echinidi e molluschi).
Si tratta insomma di una sostituzione metasomatica di ioni calcio con ioni magnesio, per azione delle brine ipersaline (acque ricche di sali di vario tipo, prossime alla precipitazione) sui sedimenti calcarei. Tale tipo di dolomitizzazione ha interessanto frequentemente ed abbondantemente gli antichi calcari di scogliera, soprattutto nelle parti più profonde.
Un altro processo di dolomitizzazione può avvenire, in modo indiretto, per azione delle acque d’infiltrazione sotterranea, che erodono e dissolvono il carbonato di calcio (più solubile), originando le così dette dolomie vacuolari, ricche di vuoti.
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