Vorrei sapere la differenza tra corrente trifase 380 volt e corrente trifase 220 volt.

L’energia elettrica, come è noto, è distribuita con un sistema trifase.

In un sistema trifase, convenzionalmente, si specifica la tensione nominale indicando la “tensione di linea”, quella cioè tra due fasi. La “tensione di fase”, quella tra fase e neutro, sarà la tensione di linea divisa per la radice quadrata di 3.

Se la tensione nominale è di 380 V avremo quindi una tensione di fase di 220 V e la tensione di linea di 380 V. Questa distribuzione è quella standard, quindi la più diffusa.

Se la tensione nominale è di 220 V, avremo una tensione di fase di 127 V e la tensione di linea di 220 V. Questa distribuzione è ancora presente in qualche regione.

Normalmente, per ragioni di sicurezza, le utenze monofase sono realizzate attaccando fase e neutro. Nel primo caso avremo quindi tensione monofase a 220 V, nel secondo di 127 V.

Mi assicurano però che, dove la distribuzione è ancora la vecchia trifase a 220 V, le utenze monofase sono realizzate collegando due delle tre fasi. Questo non è molto bello per la sicurezza e per disturbi su apparecchi elettronici, è quindi consigliabile, per tutti, ma sopratutto per chi si trovasse in questa condizione, una buona verifica della messa a terra dell’impianto e di buon funzionamento del salvavita. La messa a terra si verifica con un apposito strumento e richiede l’intervento di un elettricista, il salvavita è invece corredato di un apposito pulsante di prova: pigiandolo, il salvavita deve scattare e questa verifica la può fare chiunque in qualsiasi momento.

É facile verificare se si hanno le due fasi o il regolare fase-neutro. Con un semplice “cercafase” (cacciavite che si trova per pochi soldi da qualsiasi elettricista e che si illumina se si tocca la fase, ma non se si tocca il neutro) si toccano i due poli di una presa. Nel caso fase-fase (pericoloso) il cacciavite si illumina con entrambi i poli, nel caso fase-neutro, si illumina solo con uno dei due.

Nel caso di impianti monofase alimentati fase-neutro è bene verificare che:

gli zoccoli delle lampadine siano connessi al neutro e non alla fase;
gli interruttori interrompano la fase e non il neutro.

In Italia, purtroppo le spine si possono infilare nelle prese in due modi, invertendo così fase con neutro e quindi le verifiche di cui sopra non possono essere fatte per le lampade da tavolo.
Le utenze elettroniche, invece, di solito sono poco sensibili all’orientamento fase-neutro perché l’alimentatore isola più che a sufficienza l’apparecchiatura dalla rete. Comunque, se un’apparecchiatura dovesse dare qualche segno di disturbo (ronzii, cattivo video, etc…), si può sempre tentare di invertire la spina, in qualche caso il disturbo si attenua o addirittura sparisce.

Vedi anche la precedente risposta: http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=6103