Non ho visto
la puntata del “Maurizio Costanzo show” cui il lettore si riferisce, ma
ho ricevuto informazioni in merito da alcuni conoscenti. L'”intuitivo”
in questione si chiama Umberto Di Grazia ed è ben noto a chi si
occupi di paranormale. Costui sostiene di essere un sensitivo, specializzato
in archeologia paranormale, e ha più volte dichiarato di essere
stato studiato, con esiti positivi, da diversi ricercatori di università
di vari paesi. Tuttavia in tutta la letteratura scientifica non risulta
traccia di tali studi. Neppure sulle principali riviste di parapsicologia
il suo nome è mai stato citato.
L’idea
che nella Bibbia (e in particolare nella Torah o Pentateuco)
sia nascosto un codice cifrato che consenta di ricavare da essa straordinarie
previsioni non è frutto della mente del Di Grazia. L’idea originale
si deve ad alcuni studiosi ebrei, in particolare Doron Witztum, Eliyahu
Rips e Yoav Rosenberg. Chi diede grande risalto e pubblicità a
queste idee fu un giornalista americano di nome Michael Drosnin che alcuni
anni fa pubblicò il libro The Bible code che è stato
tradotto anche in italiano con il titolo Codice Genesi (Rizzoli).
Basandosi sui lavori degli israeliani e dopo aver riversato l’intero testo
biblico su computer, Drosnin ha elaborato un semplice programma che sceglie
parole o frasi che appaiono come sequenze di lettere con spaziatura uguale
all’interno del testo. Successivamente, abbandonandosi a libere interpretazioni,
ha sostenuto di aver estratto dalla Bibbia importantissime e sconvolgenti
precognizioni relative al Novecento. Ad esempio vi sarebbe contenuta la
previsione dell’assassinio del leader israeliano Rabin, avvenuto il 4
novembre 1994. Inoltre, secondo il giornalista americano, è possibile
“leggere” nella Bibbia la previsione della presidenza degli Stati
Uniti prima di Reagan e poi di Clinton. Sarebbero stati persino previsti
l’assassino di John Fitzgerald Kennedy, i grandi terremoti del Giappone
(in particolare quello catastrofico del 1995) e altri episodi particolareggiati
come quello del camioncino imbottito d’esplosivo che il 19 aprile del
1995 è stato fatto saltare in aria ad Oklahoma City.
È
interessante notare che tutte le previsioni sono fatte “a posteriori”,
ovvero dopo che i fatti “previsti” sono accaduti. Questa è una
caratteristica costante di tutti coloro che sostengono di poter prevedere
il futuro (ad esempio, si ritrova immancabilmente in tutti gli interpreti
delle profezie di Nostradamus).
Molti
studiosi hanno aspramente criticato i metodi usati da Drosnin, mostrando
la loro totale infondatezza. Un sunto di queste critiche può essere
letto in un articolo (in inglese) del matematico ed esperto di computer
australiano Brendan McKay, disponibile in rete alla seguente URL:
http://cs.anu.edu.au/~bdm/dilugim/torah.html
Cercando
di rigettare le critiche rivoltegli, Drosnin (in un articolo di
Newsweek del 9 giugno 1997) ha lanciato la seguente sfida ai suoi
detrattori “When my critics find a message about the assassination of
a prime minister encrypted in Moby Dick, I’ll believe them” (“Quando i
miei critici troveranno un messaggio relativo all’assassinio di un primo
ministro criptato in Moby Dick, io crederò loro”).
Ebbene, i critici, prendendo alla lettera la sfida di Drosnin, hanno tranquillamente
dimostrato che con il “codice” di Drosnin è possibile estrarre
previsioni da un qualsiasi testo. Dal Moby Dick di Melville è
stato possibile estrarre la previsione della morte di Indira Gandhi, di
Leon Trotsky, di Martin Luther King, di Abramo Lincoln, e di molti altri
compresi gli stessi John F. Kennedy e Rabin (http://cs.anu.edu.au/~bdm/dilugim/moby.html).
Addirittura è stato possibile estrarre dal testo di Melville la
profezia della tragica morte della principessa Diana (http://cs.anu.edu.au/~bdm/dilugim/diana.html).
Infine, come beffa finale (forse un tantino cinica), i suoi critici hanno
ricavato dal testo di Moby Dick la profezia che preannuncia l’uccisione
dello stesso Drosnin (http://cs.anu.edu.au/~bdm/dilugim/drosnin.html).