In che cosa consiste lo strumento “Isaac” appena applicato al VLT (very large telescope)?

La sigla
“ISAAC” significa “Infrared Spectrometer And Array Camera”. Si tratta
di un dispositivo sensibile alla radiazione infrarossa, in grado di fornire
sia le immagini che gli spettri dei corpi celesti. Le immagini vengono
raccolte tramite rivelatori CCD mentre gli spettri sono ottenuti usando
reticoli di diffrazione. Lo strumento e’ stato installato il 14 novembre
1998 al fuoco Nasmyth del primo dei 4 telescopi da 8.2 metri che comporranno
il VLT dell’ESO. Nei primi test eseguiti il potere risolutivo raggiunto
varia fra 0.45 e 0.25 secondi d’arco. Un campione delle prime immagini
ottenute si possono trovare al seguente indirizzo web:

http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-1998/pr-19-98.html

ISAAC e’
sensibile alla radiazione infrarossa compresa fra 0.9 e 5 micrometri e
per evitare che la radiazione infrarossa emessa dallo strumento stesso
ostacoli le osservazioni le ottiche vengono portate e mantenute ad una
temperatura di 77 gradi Kelvin, mentre quella dei rivelatori oscilla fra
30 e 60 Kelvin. Altri dettagli tecnici, comprese le foto dello strumento,
sono disponibili all’indirizzo web:

http://www.eso.org/instruments/isaac/

A cosa serve
ISAAC? E’ chiaro che con un simile dispositivo l’astronomia infrarossa
fara’ numerosi passi avanti. Ad esempio ISAAC sara’ molto utile per lo
studio dei corpi freddi del Sistema Solare (asteroidi), per lo studio
delle Nane Brune, per esplorare piu’ a fondo le regioni di formazione
stellare della nostra Galassia, oppure per indagare le regioni di formazione
stellare delle galassie esterne alla nostra.