Va detto
innanzitutto che i flares solari e le protuberanze sono due fenomeni spesso
associati, ma distinti.
Un flare,
o brillamento, � la liberazione improvvisa e fugace (dura in genere
pochi minuti) di energia, fino a 1025 Joule, dalla superficie del Sole
sotto forma di raggi X e particelle, che possono anche giungere presso
la Terra. I brillamenti possono infatti provocare distubi elettromagnetici
di notevole entit� e nell’ambiente spaziale possono arrecare danni a satelliti
o persone. Ad esempio durante la missione Apollo 12 ci furono attimi di
tensione perch� sul Sole si stava verificando un flare con liberazione
di protoni. Ci� costituiva una minaccia per l’incolumit� degli astronauti,
ma fortunatamente tutto and� bene.
A volte,
se il fenomeno � eccezionalmente intenso, dal punto in cui si origina
il brillamento, i campi magnetici presenti presso la fotosfera guidano
la fuoriuscita di plasma dal Sole, si origina dunque una protuberanza
di tipo eruttivo. Altre protuberanze non sono associate a brillamenti
ma evolvono lentamente, nell’arco di giorni, e sono dette protuberanze
quiescenti.
Si
osservi l’impressionante fotografia a fianco. essa � stata ripresa dal
laboratorio spaziale Skylab nel 1973 e rappresenta il caso pi� eclatante
di protuberanza solare. Vediamo di ricavarne le dimensioni usando un semplicissimo
programma di elaborazione delle immagini, ad esempio Paint Shop Pro. L’operazione
non ha pretese di scientificit�, � solo un esercizio divertente.
Sappiamo
che il raggio del Sole � di 696.000 km. Per misurarne l’estensione nell’immagine
tracciamo una linea lungo l’equatore: misura 250 pixel; l’altezza della
protuberanza si ricava portando una linea dal centro del Sole alla sommit�
della stessa e misurando la lunghezza della linea tra la sommit� e la
superficie apparente del Sole: misura 74 pixels. Il problema � ora stabilire
se la protuberanza appare esattamente di profilo o inclinata rispetto
al piano visuale. Se ipotizziamo che sia esattamente perpendicolare, otterremo
una stima per difetto: un rapido calcolo dimostra che la protuberanza
si eleva sulla fotosfera per almeno 74/250*1392.000km=412.000km In realt�
la protuberanza appare dietro il disco Solare, per cui si conclude che
l’altezza � certamente superiore ma dello stesso ordine di grandezza.
In questo
caso il materiale scagliato dall’eruzione � ricaduto sul Sole, ma altri
satelliti (Solar Maximun Mission, SOHO) hanno osservato fenomeni ancora
pi� dirompenti che hanno scagliato nello spazio una grande quantit� di
plasma che non � pi� ricaduto. Dunque si pu� affermare che per alcune
protuberanze non � possibile definire un’altezza, dato che il materiale
che le costituisce abbandona per sempre il Sole.
Se invece
ci si riferisce alle protuberanze medie, visibili al telescopio con appositi
filtri (H-alfa), la loro altezza � dell’ordine dei 50.000 km.