Per quanto
riguarda la nascita del Sole e del sistema solare, essa avvenne circa
4,6 miliardi di anni fa, dalla condensazione e dal collasso gravitazionale
di una nube galattica. Per una descrizione più dettagliata, ti rimando
ad una precedente risposta.
Aggiungo
inoltre un fatto rilevante: la nube dalla quale ebbe origine il nostro
sistema solare era sicuramente stata “contaminata” dal materiale disperso
nello spazio dall’esplosione di una supernova; infatti l’universo primordiale
era composto esclusivamente da idrogeno ed elio mentre il nostro pianeta
(e noi stessi!) siamo costituiti da atomi ben più pesanti e complessi.
Ad oggi l’unico meccanismo noto di creazione di questi atomi che permetta
una loro successiva diffusione nello spazio sono appunto le esplosioni
di supernova.
Per quanto
riguarda la fine del Sole, essa avverrà tra 5-6 miliardi di anni. Fino
ad allora esso resterà una stella relativamente tranquilla ma, sul finire
della sua esistenza, l’idrogeno nel suo nucleo comincerà a scarseggiare,
sostituito dall’elio che si sta accumulando quale combusto della fusione
nucleare.
A quel punto il nucleo del Sole, non sufficientemente sostenuto dal calore
interno, subirà una contrazione fino a raggiungere le temperature di fusione
dell’elio; contemporaneamente gli strati esterni si gonfieranno fino ad
investire i pianeti interni (Terra compresa) ed a distruggerli.
La nostra stella sarà diventata una gigante rossa. Ad esaurimento dell’elio
nel nucleo, dopo alcuni milioni di anni, il Sole andrà lentamente spegnendosi
e contraendosi, sotto forma di una nana bianca che vagherà nello spazio
come un relitto stellare.
In merito
alla dipendenza della nostra esistenza da quella del Sole, si potrebbe
dire in due parole che (quasi) nessuna forma vivente potrebbe esistere
in assenza di esso.
Le ragioni coinvolgono la fisica di base, ed in particolare il principio
di conservazione dell’energia: spero che tu abbia ben presente come tutte
le forme di vita non siano altro (riducendo il tutto ai minimi termini)
che degli agglomerati di molecole organiche nelle quali avvengono delle
reazioni chimiche catalizzate che consentono loro di autosostenersi e
riprodursi.
Per svolgere questi compiti, c’è bisogno di un apporto di energia dall’esterno
(senza la quale l’entropia avrebbe il sopravvento), energia che, a seconda
della posizione di ciascun organismo nella catena alimentare, può venire
dalle molecole chimiche ottenute consumando altri organismi (animali o
vegetali) o producendola mediante fotosintesi.
Alla
fine dei conti, comunque, tutti dipendiamo dalle piante, le quali a loro
volta necessitano della radiazione solare per trasformare le molecole
semplici quali acqua ed anidride carbonica in zuccheri e cellulosa.
Perciò, in mancanza dell’energia prodotta dal Sole, nessuna forma di vita
potrebbe sostenersi sulla Terra.
A dire il
vero, comunque, esistono delle eccezioni costituite da quei microrganismi
che vivono nelle profondità degli oceani in prossimità delle sorgenti
di calore geotermico; ciò comunque non toglie che l’esistenza degli esseri
umani e delle specie più evolute sia strettamente dipendente dal Sole.
Anche la
nostra civiltà tecnologica, inoltre, non può fare a meno dell’energia
solare: ancora una volta, l’energia che ci serve per ogni nostra attività
produttiva (sempre ad eccezione di quella geotermica e nucleare) viene
in modo diretto o indiretto dal Sole. Le fonti rinnovabili sono prodotte
dall’azione della radiazione solare sull’atmosfera (energia eolica), sugli
oceani (energia idroelettrica) o direttamente sull’impianto industriale
(centrali solari); le fonti non rinnovabili (cioè i combustibili) vengono
dalla decomposizione di organismi che accumularono nelle loro molecole
l’energia proveniente dal Sole nelle epoche passate.