Ringrazio innanzi tutto la lettrice per
i complimenti che rivolge al nostro sito.
Per quanto riguarda il cosiddetto inquinamento
elettromagnetico, rimando la lettrice a una mia precedente risposta (http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8587)
e alle ottime risposte date sull’argomento dal nostro collaboratore Daniele
Andreuccetti (http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8030
e http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8030).
Inoltre numerose e attendibili informazioni sull’argomento si possono
trovare nella sezione FAQ curata dall’IROE (Istituto di Ricerca sulle
Onde Elettromagnetiche) del CNR di Firenze (http://www.iroe.fi.cnr.it/pcemni/domarisp/b50indx.htm)
e sul sito del CIDIS (Centro Internazionale per la Documentazione e l’Informazione
Scientifica) http://www.cidis.it/
Come la lettrice potrà constatare,
sul tema del cosiddetto elettrosmog circolano purtroppo moltissime credenze
del tutto prive di fondamento scientifico. Una di queste è
proprio quella secondo la quale l’uso di un letto in ferro battuto amplificherebbe
l’effetto delle onde elettromagnetiche rendendole particolarmente nocive.
La lettrice, quindi, può stare tranquilla: il letto in ferro battuto
non produrrebbe nessun effetto negativo sulla sua salute.
Infine mi permetto di esprimere una curiosità:
mi piacerebbe sapere su quali basi la lettrice ritiene di essere “un
soggetto particolarmente sensibile all’inquinamento elettromagnetico”.
A questo proposito vorrei ricordarle che sono stati fatti esperimenti
in cui in certe zone sono stati installati tralicci e/o antenne che però,
senza che gli abitanti lo sapessero, erano del tutto inattivi. Ciò
nonostante molti abitanti hanno accusato lo stesso quei disturbi tipici
che solitamente vengono attribuiti all’esposizione alle onde elettromagnetiche.