Il Glicole Propilenico è un Diolo, il cui nome IUPAC è 1,2-Propandiolo. Formalmente quindi quindi deriva dal Propano (CH3-CH2-CH3). Industrialmente è prodotto invece dagli alcheni mediante una reazione di idratazione, in questo specifico caso l’Ossido di Propilene è "idratato" a 1,2-Propandiolo. L’ossido di propilene si ottiene da processi di "Steam Cracking" a partire dal Propilene stesso.
Lo "Steam Cracking" è un processo industriale che permette di rompere lunghe catene idrocarburiche trattando le miscele con vapor d’acqua in appositi impianti. Le miscele vengono trattate per tempi brevissimi in appositi forni e altrettanto brevemente, raffreddate.
Generalmente, la sintesi accademica di un glicole, richiede l’uso di un alchene e di un acido. La reazione fra alchene ed acido porta ad un epossido che, trattato con acqua porta al glicole.
Il 1,2-Propandiolo può essere sintetizzato dal glicerolo mediante idrogenazione catalitica con catalizzatore di Cu-Mg-Al. Il miglior donatore di H per la reazione si è dimostrato l’Etanolo, raggiungendo una efficienza del 79,8%.
La reazione generale è la seguente
Possono essere utilizzati anche catalizzatori Co-Cu-Mn-Mo in questo rapporto:
dal 0 al 10% peso di Molibdeno
La reazione viene condotta ad elevata pressione e temperatura:
P=295 bar (29500 kPa)
T=205/210 °C (478,15/483,15 K)
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Bibliografia
1-Morryson-Boid – Chimica Organica
2-Merck Index 13 edizione
3-Brevetto US 5616817 A