Coliformi totali
sono considerati “organismi indicatori” e in genere non sono patogeni, sono aerobi e facoltativamente anaerobi, non sporigeni, a forma di bastoncello e in grado di fermentare il lattosio a 35°C. Questo gruppo ha una larga distribuzione nel terreno, nelle piante e anche nell’intestino dei mammiferi, uomo compreso.
Appartengono tutti alla famiglia delle Enterobacteriaceae e tra i più conosciuti ci sono: Escherichia coli, Enterobacter aerogenes, Citrobacter, Serratia e Klebsiella pneumoniae.
I Coliformi sono quindi un raggruppamento che unisce specie diverse in grado di crescere in presenza di sali biliari e di lattosio. I sali biliari tipici dell’ambiente intestinale sono inibitori della grande maggioranza di specie batteriche e anche di alcune Enterobatcteriaceae, il lattosio è uno zucchero che non viene utilizzato da tutte le specie di questa famiglia. Questi due fattori nella stessa piastra di cultura esercitano una azione selettiva a favore dei Coliformi e negativa per le altre Enterobacteriaceae.
Coliformi fecali
I Coliformi fecali, rappresentati essenzialmente da Escherichia coli e da Klebsiella pneumoniae, sono la parte termotollerante dei Coliformi totali. Il termine termotollerante deriva dalla capacità di queste specie di fermentare il lattosio a 44-45 °C in 24 ore.
La divisione in Coliformi o Coliformi fecali non è basata su rigidi criteri scientifici ma solo sulle capacità di crescita in condizioni ambientali diverse, quindi esiste tuttora una discussione aperta su quali siano Coliformi fecali cioè indice di contaminazione fecale da mammiferi.