Salve, vorrei sapere come una stazione radio trasmette in “streaming audio” in Real Audio o Windows Media ,quali passaggi ci sono dallo studio di trasmissione alla ricezione da parte del navigatore on line. Grazie e Complimenti.

l processo è molto semplice. Si parte dallo studio di registrazione della
stazione radio. Normalmente i programmi sono già registrati, o si può creare
una registrazione temporanea per i programmi in diretta. Per esempio per
controllare i contenuti delle trasmissioni, spesso si ha una differita di pochi
secondi che vengono registrati in qualche modo.
Per cui si ha sempre da qualche parte, una registrazione di una parte o di
tutta la trasmissione radiofonica.

Qualunque sia il tipo di registrazione,
nastro o file su un computer o buffer su una macchina dedicata allo scopo,
si può ottenere un flusso di dati audio digitali.
A questo punto un software può leggere questi dati e codificarli in un formato
compresso da usare in internet. I formati audio compressi più comuni sono
MP2, MP3, RealAudio, etc. Solo alcuni di essi sono adatti allo streaming.
Il problema principale è che il flusso di dati può essere interrotto in
qualsiasi momento e potrebbe ricominciare in un momento qualsiasi, per cui
i dati digitali compressi devono essere fruibili anche in queste condizioni.
Per cui il contenuto del flusso può essere anche parziale, ma nonostante
questo, chi lo riceve deve essere in grado di leggere anche solo la piccola
parte che gli arriva.
Per questo i formati di compressione devono supportare questa funzionalità,
detta per gli MPEG, “Transport Streaming”.

Il software che riceve l’audio digitale e lo comprime, si chiama encoder, e
produce appunto lo stream audio digitale compresso. Questa compressione implica
in genere una perdita di qualità dovuta alla necessità di occupare la minor
banda possibile, questo per non penalizzare le persone che non hanno una
connessione molto veloce. Per banda necessaria si intende la quantità di byte
al secondo per poter ascoltare l’audio senza rallentamenti o pause. Ovviamente
se la quantità di byte è bassa, l’ascolto sarà in tempo reale per la maggior
parte delle persone, ma la qualità ne soffrirà. Viceversa con una grossa quantità
di byte al secondo (“bitrate” alto), la qualità sarà ottima, ma l’ascolto sarà
ritardato o andrà a balzi.
Nel caso delle trasmissioni registrate ci saranno dei file nel formato scelto,
per le quelle in diretta ci saranno solo dei flussi di dati, che si ottengono
collegandosi ad opportuni server.

Per ascoltare trasmissioni in modo streaming
occorre un apposito programma (ad esempio RealAudio o Windows Media Player)
che si colleghi al server utilizzando l’apposito protocollo RTP e
decodifichi il flusso di dati permettendone l’ascolto.
Di solito ciò avviene in modo trasparente collegandosi ad una pagina Web: i
link di tipo audio sono fatti in modo da attivare l’opportuno programma
di decodifica indicandogli la URL corrispondente al server RTP.

Riassumendo:

  1. Studio di registrazione, che produce il segnale audio analogico.
  2. Macchina con un software di encoding che riceve il segnale analogico, lo
    digitalizza e comprime, producendo un flusso di dati digitali compressi in
    un formato adatto allo streaming.
  3. Server web che mette a disposizione pagine che permettono al navigatore,
    tramite l’uso di oggetti software RealAudio o WMP o altro, di collegarsi
    al server di streaming, per ricevere il flusso, decoficarlo e ascoltarlo.


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