Salve Il blocco alla banda dell’adsl (256Kbt-300Kbt…/s) dove si trova? E’ nel mio modem? Se così non fosse vorrebbe dire che il segnale inviatomì dovrebbe prima passare da un apposito server che lo rinvii alla giusta velocità! Grazie

Non c’è nessun blocco della banda impegnata per l’ASDL. I tre
canali: fonia, dati da utente a centrale upstream e dati da centrale
ad utente downstream, multiplati con tecniche FDM (Frequency Division
Multiplexing), occupano sempre la stessa banda.
Il valore massimo di frequenza della banda impegnata, 1100 Khz,
ed il numero massimo di portanti sono sempre le stesse
indipendentemente dalla velocità di bit1.

La tecnica DMT utilizzata si basa sul concetto che la banda totale è
suddivisa in sottoportanti, esattamente 23 e 217 rispettivamente per il
canale upstream e downstream, spaziate di 4,3125 Khz.

Ciascuna portante è modulata da una frazione della velocità di bit,
fornita da contratto con il fornitore dei servizi, con modulazioni
del tipo M-QAM2.
In pratica se si utilizza il 4QAM, avremo un
efficienza spettrale di 2bit/sec*Hz che diventano 4, 8 e
10 bit/sec.Hz rispettivamente per 16QAM, 256QAM, 1024QAM.

Con il più alto indice M è possibile ottenere per una distanza massima
del doppino telefonico tra centrale ed utente di 4 km, una capacità
per il canale downstream di 6 Mbit/sec.

Il 70% dei 28 milioni di doppini telefonici della rete fissa italiana,
non supera i 1500 metri. Come mai in questo periodo sono offerti come
velocità massime e non garantite solo 256 Kb/s o 640 Kb/s
con incremento di prezzo, se si trasmette sempre con bande larghe?

Il collo di bottiglia non è il server ma la rete di trasporto dei dati
IP. Attualmente Telecom non può fornire capacità maggiori se non a prezzi
esosi. Qualsiasi fornitore di servizi ADSL deve andare in casa dell’Ex
monopolista Telecom, inserire un filtro passa alto per estrarre i due
canali. A sua volta la Telecom per poter inviare i dati a tecnologia IP
ai server, deve trasmetterli sulla rete dati la quale utilizza costose
infrastrutture esistenti, adottate prima dell’affermazione di Internet,
del tipo ATM (Asynchronous Transfer Mode), per la trasmissione a
livello di pacchetto e la tecnica SDH per il trasporto del segnale.

Queste reti hanno ingressi ad alta capacità, minimo 34Mb/s. Gli n canali
down stream degli n utenti, transitano in un buffer e vengono affasciati
mediante multiplatori virtuali. Per aumentare il numero d’utenti, la
velocità di bit è limitata in centrale mediante Software.

Se il numero d’ingressi alla rete ATM non è sufficiente, il traffico
rallenta in modo pauroso. Se non si fanno dei grossi investimenti o si
cambia strategia d’inserimento IP su reti dati, non solo è impossibile
fornire a tutti almeno 2 Mb/s ma non è possibile garantire nemmeno un
decimo dei 256 Kb/s.

Le caratteristiche tecniche della tecnologia ADSL rendono
praticamente possibile un tipo di tariffazione differente,
di tipo flat o basata sul volume di dati trasferiti; infatti,
gli switch e la rete telefonica a commutazione di circuito
(PSTN3)
non sono
impegnati. Sono unicamente interessate le reti dati, per le quali il
costo, come abbiamo visto, dipende esclusivamente dalla capacità.

La banda larga l’abbiamo ottenuta, sono i bit che sono pochi.


Nota 1:
Vedi anche la figura 1 di una precedente risposta sull’argomento:


http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?numero=2924

Nota 2:

M, con M=2k e k pari al numero di bit per simbolo, rappresenta
i livelli di modulazione.

Nota 3:
vedi anche:


http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8435