Come posso fare per sapere se un determinato acido è fluoridrico? Che pH può raggiungere al massimo?

Proprietà fisiche e chimiche:

Liquido, incolore pungente, pH del
prodotto tal quale circa 0, punto di ebollizione circa 105 C°, densità
1.155g/ml, completamente miscibile con acqua e in alcool.

Stabilità e reattività:

E’ termicamente stabile in
condizioni normali. Evitare il contatto con basi forti, alcolati e amine.
Silice e silicati (attacca il vetro e quindi non va tenuto in contenitori
di questo materiale, questa è una sua specifica caratteristica). L’HF non
reagisce con le plastiche fluorurate come il teflon, e reagisce debolmente
con altre plastiche di costo più contenuto come il polipropilene. L’acido
fluoridrico non reagisce inoltre con i metalli nobili (oro, platino,
palladio) e reagisce lentamente con l’allumina sinterizzata e con molti
materiali vetroceramici, che possono essere dunque usati come contenitori
per brevi periodi di tempo e se non ci sono richieste stringenti di
purezza chimica per la soluzione fluoridrica.Può generare gas infiamabili
(H2S) se reagisce con solfuri inorganici e ditiocarboammati. Genera
idrogeno con molti metali o leghe, idruri, agenti riducenti forti. A
dispetto (apparente) della sua capacità di sciogliere il vetro, l’acido
fluoridrico, non essendo un acido ossidante, non corrode di per sé nessun
metallo.Può generare gas tossici se entra in contatto con fluoruri
inorganici, solfuri, cianuri, nitruri e inoltre con alcuni organofosfati,
fosfotionati e ossidanti forti.

E’ pericoloso per ingestione
inalazione e contatto. E’ tossico sistemico e corrosivo.

Il prodotto non è infiammabile nè
combustibile.

Manipolare con cautela ed eliminare
dopo neutralizzazione con calce spenta nei rifiuti speciali.

Le tecniche analitiche che possono
essere impiegate per determinare la presenza di HF in una soluzione sono
svariate (basta consultare un buon testo di chimica analitica). Ad esempio
un metodo non recente ma pur sempre valido per ricercare gli ioni fluoruro
in soluzione è il seguente: una piccola quantità di soluzione in esame
viene posta in un contenitore di teflon, si aggiunga qualche goccia di
acido solforico concentrato. A parte intanto, si prepari un vetrino,
sufficientemente lungo da poter essere poi appoggiato sopra il
contenitore, ricoprendone una superficie con della cera e tracciando poi
nella cera, senza graffiare il vetro, dei segni o delle lettere. Si
appoggi il vetrino sul contenitore in teflon con la parte ricoperta di
cera rivolta verso il basso e si scaldi piano piano il contenitore in
teflon per una decina di minuti circa. Al termine dell’operazione si
rimuova la cera dal vetro e si verifichi se sul vetrino appaiono o meno le
lettere e i segni precedentemente impressi sulla cera. In caso positivo,
la soluzione contiene certamente ioni fluoruro (cioè acido fluoridrico o
suoi sali).

Il tutto va eseguito assolutamente
sotto cappa.

Per il rilevamento anche di
piccolissime quantità di Hf esistono oggi varie tipologie di
strumentazioni (analizzatori) estremamente sensibili (1ppb o inferiore) e
attendibili tipo IMS GASFINDER o IMA 3000.