In un computer il processore è collegato con la stampante (o con le altri conponenti hardware) tramite linee di bus su cui viaggiano i bit. Come il numero di corsie di un’autostrada determina la velocità di scorrimento del traffico, così il numero di linee di bus influenza la velocità con cui vengono spostati i dati. Tra le varie componenti hardware l’unica periferica, correggetemi se erro, che utilizza tutte le corsie è la stampante (porta parallela). Lo scanner, il modem, utilizzano solo una corsia (porta seriale). La domanda è dunque la seguente: Che senso ha progettare dei microprocessori con un numero di corsie maggiore (64bit) se c’è un’unica periferica che può avvalersene?

Il bus è un canale di comunicazione di dati che viene condiviso da vari
componenti hardware per scambiarsi informazioni. È formato da un insieme
di collegamenti elettrici in parallelo cui sono collegati i componenti e da un
protocollo di comunicazione, ovvero un insieme di regole per stabilire chi, come e
quando può trasmettere e ricevere, e per controllare gli errori di trasmissione.

In un Personal Computer, ad esempio, la memoria RAM è connessa alla CPU da un bus.
La quantità di bit che la CPU riesce a scambiare con la memoria in ogni singolo ciclo
dipende dalla grandezza (numero di collegamenti) del bus.

Esistono tre tipi di bus:

  • bus dei dati: trasmette i dati tra CPU e memoria;
  • bus degli indirizzi: contiene l’indirizzo di memoria per localizzare i dati;
  • bus di controllo: per gestire le operazioni da compiere.

Essendo questi tre bus realizzati direttamente sullo stesso circuito che
contiene la CPU, è possibile creare molte connessioni per avere una velocità alta
di trasmissione e quindi aumentare la velocità di calcolo.

Anche per comunicare con alcune periferiche si utilizzano strutture a bus:
PCI e SCSI sono esempi di architetture a bus utilizzate per tale scopo.

Altri tipi di porte per perferiche non hanno una struttura a bus: ad esempio la
porta parallela può connettere una sola stampante.

Nella progettazione di una particolare modalità di comunicazione, sia
per i bus che per le porte di altro tipo, vanno
tenuti in conto due aspetti contrastanti: aumentando il numero di linee in parallelo
si aumenta la velocità di trasmissione, ma contemporaneamente
aumenta anche la complessità e quindi il costo dei dispositivi.
Per questo motivo esistono porte di natura diversa, a seconda dell’uso.

Ad esempio la porta seriale trasferisce 1 bit alla volta
e viene usata per applicazioni a bassa velocità come modem e mouse.
Si sta inoltre diffondendo la
porta seriale USB per la maggiore velocità e flessibilità.

La porta parallela trasferisce 8 bit (1 byte) alla volta;
viene usata per esempio con la stampante che quindi riceve 8 bit alla volta.

Esistono precisi standard di comunicazione per ogni tipo di porta che definiscono
il modo di trasmettere i dati: per esempio per la porta seriale si segue lo
standard RS-232C e per la porta parallela lo standard Centronics o EPP/ECP.
In tal modo si può collegare il computer alla ampia gamma di periferiche
aderenti agli standard e chi produce le periferiche standard le può vendere
ad un insieme molto ampio di clienti.