Cosa ne pensa la fisica rigorosa e verificabile delle teorie del Prof. Del Giudice circa le proprietà dell’acqua contenuta negli organismi viventi. Ovvero la sua capacità di mettere a disposizione elettroni liberi e del concetto di “dominio di coerenza” che avvicina le biomolecole permettendo le reazioni biochimiche con precisione e velocità ?

 

 Giuliano Preparata (in primo piano) ed Emilio Del Giudice (alle spalle)

Emilio Del Giudice è un fisico che è stato a lungo stretto collaboratore del Prof. Giuliano Preparata, del quale prosegue da anni l’opera, dopo la prematura scomparsa di quest’ultimo. Giuliano Preparata è stato indubbiamente uno scienziato geniale, innovativo e molto dotato. Ha avuto però il vizio, nell’ultima parte della sua vita, di andare a tutti i costi contro corrente. Egli ha infatti difeso idee scientifiche, quali le cosiddette “fusione fredda” e “memoria dell’acqua”, rifiutate dalla maggior parte della comunità scientifica in quanto prive di convincenti evidenze sperimentali che ne dimostrino l’effettiva esistenza. Un equilibrato ritratto di Giuliano Preparata e della sua opera si può trovare ad esempio qui: http://www.queryonline.it/2010/12/10/giuliano-preparata-le-molte-vite-di-un-uomo-singolare/

Le singolari idee di Del Giudice sull’acqua, cui il lettore fa riferimento, rientrano nell’ambito di una teoria più ampia, elaborata da Giuliano Preparata, all’interno della cosiddetta “teoria quantistica dei campi”. Una trattazione generale di queste idee si può trovare in questo articolo:
 
Numerose sono state le obiezioni teoriche che la comunità scientifica ha rivolto a queste idee. In un articolo dal titolo “La fisica dell’omeopatia”, pubblicato nel 2005 sulla rivista di divulgazione “Le Scienze”, si legge, ad esempio:
 
[…]L’obiezione è che nei calcoli di Preparata e Del Giudice si nasconde un errore che fa crollare tutto il ragionamento. Il loro assunto di partenza è che le molecole d’acqua si trovino spontaneamente nello stato eccitato, al contrario degli atomi di un laser che vi devono essere portati con un’iniezione di energia dall’esterno. A questa conclusione, Preparata e Del Giudice arrivano calcolando la probabilità che una molecola d’acqua si trovi nello stato fondamentale o in quello di energia superiore. Concludono che è più alta quest’ultima e che dunque nell’acqua a temperatura ambiente si verifica un’inversione di popolazione spontanea.
Ma molti obiettano che non è così. In realtà la probabilità dello stato fondamentale è maggiore di quella dello stato eccitato. L’ipotesi d’inversione spontanea di popolazione, sostiene per esempio Giancarlo Ruocco, del Dipartimento di fisica dell’Università «La Sapienza» di Roma, si basa su un errato conteggio degli stati di momento angolare della molecola d’acqua. Questo significa che non c’è alcun decadimento, nessuna emissione di fotoni, niente oscillazioni in sintonia tra il campo di materia e il campo elettromagnetico. E, soprattutto, nessuna memoria dell’acqua spiegata dalla fisica. Almeno per ora.
Fare affidamento sull’omeopatia contro le malattie significa insomma chiedere aiuto a uno strumento che gli studi clinici non hanno fatto altro che bocciare: e che fisici e chimici non ammetterebbero neanche all’esame.
 
Al di là delle obiezioni teoriche, resta il fatto fondamentale che le teorie di Del Giudice e di Preparata sono state elaborate per spiegare fenomeni la cui esistenza è ben lungi dall’essere dimostrata. Il che appare per lo meno singolare. Le teorie scientifiche, infatti, vengono formulate per interpretare dati sperimentali accertati al di là di ogni legittimo dubbio. Talvolta esse possono prevedere nuovi effetti non ancora osservati. Se questi vengono poi confermati sperimentalmente, la validità della teoria viene rafforzata. Infine, alcune teorie possono fornire un quadro concettuale nuovo, più elegante e più generale che ingloba conoscenze già acquisite. I lavori di Del Giudice purtroppo non possiedono nessuna di queste caratteristiche, presentando al tempo stesso non poche debolezze intrinseche.
 
Nota: l’autore desidera ringraziare Giuseppe Bozzi per gli utili suggerimenti forniti.