Sul mio libro di fisica ho trovato il seguente quesito a cui non riesco a dare una spiegazione: “Secondo il principio di relatività un osservatore non può rivelare la propria velocità costante. Ma anche una persona sorda e cieca che viaggia con velocità costante lungo un’autostrada può stabilire che l’automobile non è ferma. In che modo?” Grazie

Il Principio di Relatività ha come conseguenza, tra le altre cose, che il proprio moto a velocità costante non può essere rilevato per il semplice fatto che il moto è sempre relativo a degli oggetti che ci fungono da sistema di riferimento. Di conseguenza se osservo un corpo A che si muove di moto rettlineo uniforme rispetto ad un corpo B posso anche tranquillamente affermare che è il corpo B a muoversi di moto rettilineo uniforme rispetto ad A. Questo però vale solo per il moto rettilineo uniforme perchè quando un corpo si muove di moto accelerato allora in un sistema di riferimento ad esso solidale si sperimentano gli effetti delle forzi di inerzia, che invece saranno assenti in un sistema di riferimento inerziale che osserva il moto dall’esterno.

Il quesito può avere risposta in quanto presenta un trabocchetto nascosto: quando parliamo colloquialmente di moto ci riferiamo sempre implicitamente1 a moti rispetto alla superficie terrestre. Allora un osservatore cieco e sordo (che quindi non può sfruttare né la vista del paesaggio in moto relativo né effetti sonori tipo doppler) può comunque rilevare il moto della sua auto sfruttando le forze di attrito: mettendo la mano fuori dal finestrino sentirà l’aria scorrergli incontro con velocità pari a quella che in realtà l’auto ha rispetto alla strada, e anche se volesse mettere in dubbio questa prima verifica (in fondo potrebbe esserci vento forte che soffia contro l’auto ferma) potrebbe semplicemente calare un oggetto, preferibilmente rigido, dal finestrino fino a fargli toccare il suolo, in caso di auto in moto l’oggetto verrà tirato in direzione opposta al moto dell’auto dall’attrito radente dell’asfalto.

Naturalmente questo nell’ipotesi che le condizioni siano ideali, cioè traffico assente, assenza di curve che permettano una velocità vettorialmente costante e un manto stradale talmente regolare da non produrre vibrazioni percepibili dell’abitacolo. Ci sarebbe anche un altro metodo, ma non ha molto a che fare con la fisica2.


1 questa osservazione è sempre vera se non ci si riferisce ad una conversazione tra fisici… :o)

2 il nostro sfortunato osservatore potrebbe provare ad aprire la portiera: se nessuno dei suoi compagni di viaggio si fionda su di lui per chiuderla allora l’auto è ferma…