Molto probabilmente si tratta della Processionaria del pino. Si tratta cioè di larve di farfalle che tessono un globo sericeo dove instaurarsi. In particolare le specie di di lepidotteri (farfalle) sono due appartenenti alla famiglia dei taumetopeidi: la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e la processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea), delle quali la prima è assai più comune della seconda.
Il nome che le accomuna è certamente appropriato, considerata l’abitudine delle larve di spostarsi formando lunghe processioni. Nelle larve della processionaria del pino questo comportamento aumenta progressivamente dopo il raggiungimento della terza età, cioè quando le larve si muovono per raggiungere le parti della pianta di cui si nutrono, e caratterizza ancor più le larve mature che, abbandonando la pianta ospite, si muovono sul terreno per raggiungere un adatto luogo in cui incrisalidarsi.
Le larve sono dotate di peli urticanti che causano irritazioni della pelle, per cui è bene starne alla larga.
Le processioni delle larve per raggiungere le parti della chioma di cui nutrirsi avvengono soprattutto durante la notte, per cui non sono facilmente osservabili; relativamente maggiori sono invece le possibilità di individuare le processioni di incrisalidamento in quanto queste avvengono durante le orediurne e attraggono la nostra attenzione quando le larve, ordinate in fila indiana, attraversano le strade interne alle pinete.
A tali spostamenti in processione partecipano tutte le larve della medesima covata, guidate da una larva femmina capofi la. Tutte le larve componenti la processione rimangono in reciproco contatto, eccitate dai peli dell’estremità addominale della larva che le precede, per cui se l’ultima perde il contatto con quella che la precede si arresta e via via il messaggio raggiunge la larva capofila e, conseguentemente, l’intera colonna si blocca finché il contatto non viene ristabilito.
Per quanto riguarda il controllo di questo insetto dobbiamo ricordare che La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria (D.M. 17.4.1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 1-6-1998) sull’intero territorio nazionale. Questo per evitare la diffusione a carattere epidemico.
LA LOTTA PUO’ ESSERE DI TIPO MECCANICO E SI BASA SULL’ASPORTAZIONE E SULLA BRUCIATURA DEI NIDI
LA LOTTA MICROBIOLOGICA E QUELLA CHIMICA VANNO FATTE CONTRO LE GIOVANI LARVE ALL’INIZIO DELL’AUTUNNO. Per la lotta biologica si possono usare preparati a base di alcuni batteri quali: Beauveria bassiana e Bacillus Thuringensis.
La processionaria del pino
La processionaria della quercia
LA LOTTA PUO’ ESSERE DI TIPO MECCANICO E SI BASA SULL’ASPORTAZIONE E SULLA BRUCIATURA DEI NIDI
LA LOTTA MICROBIOLOGICA E QUELLA CHIMICA VANNO FATTE CONTRO LE GIOVANI LARVE ALL’INIZIO DELL’AUTUNNO. Per la lotta biologica si possono usare preparati a base di alcuni batteri quali: Beauveria bassiana e Bacillus Thuringensis.