Vorrei informazioni dettagliate a proposito della rete telefonica commutata analogica (pstn) oppure, se possibile, avere alcuni siti, anche di carattere prettamente tecnico, sull’argomento, grazie.

La rete telefonica è la più complessa macchina
che ha costruito l’uomo. Nata come rete telegrafica nazionale nel
1850, intercontinentale nel 1870, aggiunta del traffico telefonico agli
inizi del secolo, si è evoluta in modo impressionante fino agli
anni ’80.

Ciò che successe negli anni ’90 ed in particolare negli
ultimi tre anni, non fu assolutamente previsto.

Attualmente, in aggiunta al tradizionale traffico telefonico
fisso, vi sono 250 milioni d’utenti internet e 320 milioni di telefonia
mobile, in continua crescita.

Tutte queste enormi quantità di traffico, non potevano
assolutamente crescere, svilupparsi e modificarsi su un supporto analogico.

Non tutti sanno che, da oltre un trentennio, il segnale analogico
telefonico è convertito (presso le centrali urbane) in numerico,
con una velocità (bit rate) di 64Kb/s (capacità di un canale
telefonico)

Il collegamento tra le centrali utilizzava il cavo interrato
o ponti radio digitali, per collegamenti nazionali ed internazionali ed
il satellite (ITALSAT) o cavi sottomarini per collegamenti digitali intercontinentali.

Le velocità di questo trasporto dipendevano dalla densità
del traffico della zona (legato al numero d’utenze). Precisamente:
2Mbit/s (30 canali telefonici), 8 Mbit (120 canali) fino ad arrivare a
139 Mbit/s (1800 canali telefonici), per ogni cavo o fascio radio a microonde
utilizzato (1)

In America (pur usando il telefono analogico) la rete telefonica
è totalmente numerica da decine d’anni. (Inizio lavori, fine
anni cinquanta)

La nostra voce in formato numerico viaggiava/viaggia mescolata
a dati e terminato il viaggio è riconvertita in analogico per essere
utilizzata da un normale telefono.

Non ce ne siamo accorti, poiché nelle nostre abitazioni
l’oggetto “telefono” e l’interfaccia d’utente, doppino
di rame, non sono mai stati modificati.

E’ nella centrale urbana, che con la nuova organizzazione
prende il nome di Stadio di Linea (SL), i segnali
numerici sono convertiti in analogico e viceversa. E’ in questo luogo
che sono collocati i selettori di linea PSTN (Pubblic Switched Telephone
Network).(2)

Voglio dire, che solo la parte d’accesso
alla rete è PSTN.

Non abbiamo quindi una rete analogica, ma una rete completamente
numerica con accesso a commutazione digitale e segnali voce fonia analogica
(3KHz di banda). Nell’accesso analogico possono passare, tramite
i modem telefonici, i segnali digitali.

Utilizzando, il doppino di rame e scavalcando gli stretti
filtri di canale collocati negli SL, la rete diventa totalmente numerica.

Abbiamo due possibilità d’accesso:

  1. ISDN (Integrated Services Digital
    Network). Con una capacità d’accesso di 128 kbit/s (2
    canali 64Kbit/sec utilizzabili per fonia o dati.

  2. ADSL (Asymmetric Digital Subcriber Line) (3) dove
    teoricamente è possibile raggiungere una capacità di
    6 Mbit/s con lunghezza del doppino telefonico non superiore a 3 km

Riassumo con una schema, notevolmente semplificato, quanto
ho esposto.


(un click sulla figura, per ingrandire)

In Italia abbiamo la seguente situazione

Gli stadi di linea (SL) sono connessi allo Stadio
di Gruppo Urbano
(SGU) tramite fibre
ottiche o ponti radio. Con capacità che dipendono sempre dal numero
e dal tipo d’utenti e in ogni modo non minori di 155Mbit/sec.

Gli SGU sono connessi allo Stadio di
Gruppo di Transito (SGT) tramite fibre ottiche. Ogni fibra può
trasportare da 622 a 2500Mbit/s.

Gli SGT sono connessi ai tre
gate internazionali (Milano, Roma, Palermo) che a loro volta, sono connessi
a centri intercontinentali (Per gli USA il sito è in Olanda). Il
traffico, oltre l’atlantico è trasportato da fibre con capacità
attuali di 40Gbit/s. (625.000 canali telefonici equivalenti) (4)

In Italia abbiamo circa 9000 SL, mentre gli SGU e SGT sono
rispettivamente 650 e 61.

Tutto ciò in data: dicembre 2000. Sono cosi rapidi
i mutamenti che molte soluzioni di rete sono superate prima ancora d’iniziare
ad essere installate.

I testi più aggiornati sono editi dalla Scuola superiore di telecomunicazioni
Reis Romoli, http://www.ssgrr.it/it/editoria/catlibri.htm

Di seguito alcuni siti dove con molta chiarezza sono esposti
lo scenario richiesto:

www.webproforum.com

www.iec.org

www.cs.columbia.edu

www.internetwk/storey

www.iir-conferences.com/ip-pstn/

www3.com/nsc/glossary/pstn.htm

Note

(1) Il più raffinato satellite della serie ITALSAT
(1990) occupava uno spettro a radiofrequenza da 20 a 30Ghz per trasmettere
una capacità di 40.000 canali telefonici equivalenti.La qualità
della telefonata era molto scadente.La voce,causa la lunghezza del percorso
radio,raggiungeva l’interlocutore con un ritardo di centinaia di
millisecondi.

(2) In Italia dall’inizio
degli anni 80 è iniziata la sostituzione dei selettori meccanici
(relè) con centrali di commutazione digitale. Il sig. Rossi se
n’è accorto con l’invio rapidissimo del numero telefonico
(utilizzo dei due toni.DTMF)

Leggo sul giornale, di questi giorni,
che alcune zone d’Italia, hanno ancora la commutazione di linea elettromeccanica.

(3) In Italia, l’accesso
agli SL (stadi di linea) è ancora sotto monopolio.

Non si è minimamente sfruttato
tutta la potenzialità dell’ADSL. Inoltre il traffico telefonico
locale (sotto gli SL) e’ stato e continua ad essere penalizzato da
aumenti tariffari. (TUT tariffa urbana a tempo)

(4) Mi viene da sorridere, pensando che fino al 1991
moltissimi superesperti europei prevedevano per le TLC un futuro sempre
più satellitare.

L’argomento di forza era: non si prevedono, per il futuro,
miglioramenti tecnologici dei mezzi meccanici, scavare richiederà
ancora molto intervento umano, quindi interrare fibre costa e costerà
sempre di più. Grazie all’evoluzione tecnologica, il satellite
costerà sempre di meno.

Alla fine del 1999 il nostro pianeta era avvolto da una
lunghezza di fibre, pari a 1600 volte il diametro terreste
.

L’orbita geostazionaria fu regalata alle TV private.