Premessa
I termini relativi alle apparecchiature di rete sono, linguisticamente,
relativamente recenti e quindi non del tutto consolidati. Può
capitare quindi che vengano usati con significati leggermente diversi in
diversi contesti.
Differenza tra bridge e switch
In effetti si tratta di apparecchiature con la stessa funzione. Sono
Utilizzate per collegare fra di loro reti locali con identica tecnologia,
solitamente in reti di tipo Ethernet. Il termine “bridge” è quello
più tradizionale e si riferisce ad un elemento di interconnessione
fra due rami di rete ed è quindi dotato di due connessioni. Con il
crescere della complessità delle reti sono apparsi successivamente
bridge che consentono di interconnettere più rami di rete fra di
loro e sono stati denominati “switch”, il termine “bridge” (ponte) in
fatti non si adatta ad un dispositivo con più di due connessioni: i
fiumi hanno due sole sponde. Riassumendo: viene chiamato “bridge” uno
“switch” con due sole interconnessioni di rete.
La funzione dei due apparecchi è quella di filtrare, sulla base del
loro indirizzo fisico, i pacchetti di dati ricevuti su ciascuna porta ed
instradarli sulla porta relativa al ramo di rete al quale è
collegato il nodo a cui il pacchetto è destinato. In questo modo
il traffico interno a ciascun ramo di rete (ovvero fra nodi che
appartengono allo stesso ramo) non influenza gli altri rami.
Per svolgere la funzione di instradamento un switch (o bridge) mantiene
tabelle degli indirizzi fisici dei nodi collegati su ciascun ramo create
dinamicamente sulla base dei pacchetti ricevuti ed utilizza tali tabelle
per l’instradamento dei pacchetti sui rami di destinazione.
Poiché un bridge/switch basa il suo funzionamento esclusivamente
sull’indirizzo fisico dei pacchetti di dati, si dice che opera al livello
2 del sistema di riferimento ISO/OSI.
Differenza tra Gateway e Router
Prima di tutto io eviterei il termine “crocevia di strade telematiche”
usato nella domanda, anche se rende l’idea, in quanto si tratta di una
espressione più adatta ad un contesto giornalistico/divulgativo che
ad un contesto tecnico quale un colloquio di esame.
Il termine “router” è usato universalmente per indicare un
apparecchio che consente l’interconnessione fra reti, eventualmente a
diversa tecnologia, curando l’instradamento dei dati dalla sorgente fino
alla destinazione. Il router quindi opera al livello 3 del sistema di
riferimento ISO/OSI. Esso riceve pacchetti dalle varie interconnessioni,
come dicevo anche di tipo diverso fra loro, estrae l’informazione relativa
all’indirizzo del destinatario in essi contenuta per dedurre i dati
necessari all’instradamento e li ritrasmette verso la destinazione
individuata, che può essere il nodo di destinazione finale o un
router successivo.
Anche il lavoro del router si basa sulla creazione dinamica di “tabelle di
routing”, ma tali tabelle non possono essere create, come nel caso del
bridge, analizzando i pacchetti ricevuti, in quanto questi non contengono
le informazioni necessarie, e quindi vengono create mediante una
diffusione delle informazioni fra tutti i router fra loro interconessi
utilizzando appositi “protocolli di routing”.
Nel caso del termine “gateway” la confusione deriva dal fatto che talvolta
i router vengono chiamati gateway; tuttavia il termine in generale indica
un dispositivo (o programma) che svolge una funzione di livello più
elevato (ad esempio ai livelli 5 o 6 del modello ISO/OSI) rispetto a
quella del router.
Mi spiegherò con un esempio pratico.
Supponiamo di volere scambiare un messaggio di posta elettronica fra due
corrispondenti che utilizzano sistemi di posta elettronica diversi (ad
esempio con sintassi di indirizzamanto diverse). Sarebbe in tal caso
necessario predisporre un nodo “gateway” (solitamente un computer con
apposito programma) che riceve i messaggi di posta elettronica da uno dei
sistemi, li converte opportunamente e li ritrasmette al destinatario.
Quindi mentre il router non modifica i dati che tratta (al massimo
può cambiarne l’organizzazione suddividendoli in frammenti di
lunghezza diversa per adattarsi al tipo di rete fisica su cui li
trasmette), un gateway deve essere in grado di interpretare i dati
ricevuti e modificarli (in parte) prima della ritrasmissione.