Due metalli diversi immersi in una soluzione elettrolitica generano una differenza di potenziale elettrico. Su questo principio è basato il funzionamento di tutte le pile, a cominciare da quella di Alessandro Volta del 1799. In odontoiatria le otturazioni vengono comunemente effettuate utilizzando amalgame. Queste ultime sono leghe di mercurio con altri metalli. In una amalgama abbiamo quindi la presenza di due metalli, tuttavia essi sono intimamente mescolati e quindi l’effetto pila non può realizzarsi. Per avere la possibilità di generare una differenza di potenziale elettrico, quindi, è necessario che nella bocca del paziente, oltre a una otturazione con amalgama, vi sia un altro metallo, separato dall’otturazione (la saliva funge da soluzione elettrolitica). Questo può accadere nel caso in cui siano presenti capsule metalliche, ponti, altri dispositivi o altre otturazioni fatte con amalgame differenti. In questi casi effettivamente possono generarsi delle differenze di potenziale che possono a loro volta generare delle deboli correnti elettriche.
Diverse fonti (di solito curate da cultori di medicine naturali e/o alternative) hanno denunciato i notevoli pericoli che queste correnti galvaniche possono rappresentare per la salute del paziente (si veda ad esempio il seguente sito Internet: http://www.e-alternativemedecine.com/vaccini/monografiaH.htm).
Siti di questo tipo, molto spesso, diffondono a piene mani, affermazioni prive di base scientifica per cui è lecito avanzare dubbi sulle fonti citate relativamente al caso specifico delle correnti galvaniche.
Indubbiamente però il problema delle correnti galvaniche in odontoiatria è reale ed è stato ampiamente studiato. Ad esempio digitando come parole chiave "amalgam" e "galvanic" su PubMed (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi), si evidenziano numerosi lavori scientifici sull’argomento.
Occorre tuttavia osservare che da diversi anni molti cultori di medicine alternative hanno alimentato un allarmismo eccessivo nei confronti delle amalgame utilizzate in odontoiatria. Questa campagna di demonizzazione ha condotto alcuni medici ad analizzare i presunti rischi legati all’uso delle amalgame in odontoiatria e a fare il punto della situazione. Queste analisi hanno permesso di concludere che intorno alle amalgame sono stati creati dei veri e propri miti, privi di qualsiasi fondatezza scientifica. Un esauriente dossier in questo senso può essere trovato nei seguenti siti a cura di Michael J. Wahl: "Amalgam – Resurrection and Redemption Part 1: The Clinical and Legal Mythology of Anti-Amalgam" http://www.dentalwatch.org/hg/myths100.html e "Amalgam – Resurrection and Redemption Part 2: The Clinical and Legal Mythology of Anti-Amalgam" http://www.dentalwatch.org/hg/myths200.html.
In lingua italiana è possibile visitare i seguenti siti: http://www.dntt.it/amaomsw1.html (dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità),
http://www.dental-smile.it/informa/9.htm (informativa per il pubblico).
Tutti gli studi seri dunque concludono che, a parte rari casi di allergie nei confronti delle amalgame, questi materiali utilizzati per le otturazioni dentarie appaiono sufficientemente sicuri.
Per concludere, poiché in medicina ogni caso va valutato a sé, consiglierei al lettore di non accontentarsi del solo parere del proprio dentista, ma di interpellare anche qualche altro odontoiatra, magari appartenente a qualche clinica universitaria o a qualche altro centro di indubbia affidabilità.