Verso la metà degli anni 50 alcuni studiosi presero in considerazione
l’esistenza di una, assolutamente ipotetica,
“massa negativa”. In particolare, risultano interessanti i lavori
(intorno al ’57) di Bondi, studioso tutt’altro che sprovveduto in fatto
di Teoria della Relatività. Le sue ricerche erano volte allo studio delle
proprietà di questa materia e in particolare all’esistenza di un’inerzia
negativa e del problema della conservazione dell’energia che questa
implicherebbe (problema assai delicato in Relatività Generale).
Questi studi comunque non ebbero molto seguito e si preferì dedicarsi
ad altri e più “concreti” problemi. Verso la metà degli anni 80 questi
concetti furono ripresi nell’ambito di proposte atte a trovare un efficiente
sistema di propulsione per mezzi spaziali. Tra le proposte, invero assai
fantasiose (per non dire folli), c’era anche l’utilizzo di masse negative
da accoppiare masse ordinarie.
In alcuni lavori abbastanza recenti, si postula l’esistenza di masse negative
per cercare di spiegare l’esistenza di fenomeni di microlensing causati
da wormholes di massa negativa.
In ogni modo l’esistenza di questa
massa e’ puramente ipotetica, assolutamente priva di una consistente teoria
e, quindi, a tutt’oggi e’ da considerarsi una pura speculazione scientifica.
l’esistenza di una, assolutamente ipotetica,
“massa negativa”. In particolare, risultano interessanti i lavori
(intorno al ’57) di Bondi, studioso tutt’altro che sprovveduto in fatto
di Teoria della Relatività. Le sue ricerche erano volte allo studio delle
proprietà di questa materia e in particolare all’esistenza di un’inerzia
negativa e del problema della conservazione dell’energia che questa
implicherebbe (problema assai delicato in Relatività Generale).
Questi studi comunque non ebbero molto seguito e si preferì dedicarsi
ad altri e più “concreti” problemi. Verso la metà degli anni 80 questi
concetti furono ripresi nell’ambito di proposte atte a trovare un efficiente
sistema di propulsione per mezzi spaziali. Tra le proposte, invero assai
fantasiose (per non dire folli), c’era anche l’utilizzo di masse negative
da accoppiare masse ordinarie.
In alcuni lavori abbastanza recenti, si postula l’esistenza di masse negative
per cercare di spiegare l’esistenza di fenomeni di microlensing causati
da wormholes di massa negativa.
In ogni modo l’esistenza di questa
massa e’ puramente ipotetica, assolutamente priva di una consistente teoria
e, quindi, a tutt’oggi e’ da considerarsi una pura speculazione scientifica.