Che conseguenze potrebbe avere una esplosione nucleare in alta quota sul campo magnetico terrestre? O meglio, le onde elettromagnetiche generate lo possono influenzare in qualche modo? E per quanto riguarda il campo elettrico terrestre?

Una esplosione nucleare genera sia particelle
cariche che onde elettromagnetiche, cose che influenzano sia il campo elettrico
che quello magnetico terrestri, ma solo localmente e per un breve periodo
(e le
esplosioni possono, anche per questo, essere
facilmente individuate). Tra l’altro la radiazione elettromagnetica è
di altissima frequenza (cioè raggi gamma) la quale interagisce in prevalenza
con i nuclei atomici, innescando eventualmente altre reazioni nucleari,
ma non fenomeni “elettrici” persistenti. Dopo poco tempo si ristabilirebbero
le condizioni iniziali, per quello che riguarda i campi magnetico ed elettrico
terrestri.

La magnetosfera terrestre è generata da correnti
elettriche che scorrono nel nucleo metallico del nostro pianeta, ed è
modificando queste che potrebbe risentire di qualche effetto degno di nota
(per esempio se variasse cospicuamente la velocità di rotazione della
Terra attorno al proprio asse, eventualità che comunque richiederebbe
una potenza ben superiore a quella generata in una bomba termonucleare,
e forse potrebbe potrebbe presentarsi se una cometa od un asteroide colpisse
il nostro pianeta “di striscio”).
Il campo elettrico, invece, è dovuto
al fatto che la Terra è carica elettricamente e sarebbe necessario “inviare”
nello spazio una notevole quantità di cariche elettriche (ben superiore
a quella che potrebbe “sfuggire” da una reazione nucleare in quota) per
modificare sensibilmente il campo.