Come mai alcuni animali, come i pipistrelli, possono percepire infrasuoni o ultrasuoni mentre l’uomo non può sentirli?

I pipistrelli non sono gli unici animali che possono sentire gli ultrasuoni, anche i cani per esempio sentono suoni non rilevabili all’orecchio umano.

In realtà la divisione in “infrasuoni, suoni e ultrasuoni” non corrisponde ad una diversa natura del suono, ma riflette l’interazione tra l’onda sonora e l’organo di senso dell’uomo.

Un corpo che vibra genera compressione e decompressione dell’aria, che si trasmette in tutte le direzione sotto forma di onde. Le onde che raggiungono un orecchio animale o umano, vengono raccolte dal padiglione auricolare e convogliate sulla membrana del timpano. Questo è collegato con una catena di ossicini che trasferiscono le vibrazioni ad un liquido presente nell’orecchio interno. I movimenti del liquido stimolano i filamenti delle cellule ciliate, che generano gli impulsi nervosi.

(http://www.innerbody.com/anim/ear.html)

A questi indirizzi potrai approfondire la parte teorica del suono.

http://www.mediamente.rai.it/mediamentetv/learning/corsi/0001c3_1.asp#3

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8298

Ogni onda sonora ha caratteristiche proprie come l’intensità o la lunghezza. Non si può sentire un suono se non ha una intensità sufficiente a far vibrare il timpano e lo stesso avviene se non ha la giusta lunghezza d’onda (l).

Il numero di volte che una sorgente sonora vibra in un secondo viene chiamata frequenza e viene espressa in Hertz, quindi se un suono ha frequenza 100 significa che la sua sorgente vibra 100 volte in un secondo. L’orecchio umano è sensibile a frequenze da 20 a 20.000 Hertz

Tornando ai nostri pipistrelli le loro orecchie sono in grado di sentire le vibrazioni di suoni con frequenza superiore a 20.000 Hz, che non riescono a fare vibrare il timpano dell’orecchio umano. Ma le orecchie dei pipistrelli sono molto studiate anche per una proprietà che questi mammiferi hanno in comune con balene e delfini, la ecolocalizzazione, termine che significa la possibilità di localizzare una preda per mezzo di segnali sonori. I pipistrelli sono animali notturni e volando in assenza di luce solare emettono continuamente suoni ad altra frequenza, quelli che loro sono in grado di sentire, diventando così essi stessi sorgenti sonore.

Le onde sonore che incontrano degli ostacoli tornano indietro e il pipistrello è in grado di capire la distanza dall’ostacolo, anche in base al tempo che passa tra l’emissione del grido e l’onda di ritorno.

Se conosci l’inglese a questo indirizzo dell’Università di Bristol, Gran Bretagna, puoi vedere calare la notte e comparire un pipistrello. La frequenza della sua voce è stata rallentata 10 volte, in modo da potere essere ascoltata anche dalle persone.

http://www.biosonar.bris.ac.uk/http://www.biosonar.bris.ac.uk/