Mi piacerebbe capire meglio come si svolge la fotosintesi batterica e quali sono le differenze sostanziali con quella clorofilliana, perchè ogni libro parla della fotosintesi clorofilliana ma non di quella batterica. Grazie.. ah il vostro sito è molto utile!

Sono noti due tipi diversi di fotosintesi, quella tipica delle piante verdi ma presente anche in alcuni microrganismi eucariotici e procariotici, la fotosintesi clorofilliana  e quella caratteristica di un gruppo particolare di batteri, i batteri rossi e verdi, la fotosintesi batterica. Questi due tipi di fotosintesi sono anche chiamate rispettivamente fotosintesi ossigenica e fotosintesi anossigenica. La fotosintesi avviene solo negli organismi che possiedono alcuni tipi di clorofilla.

La principale clorofilla delle piante superiori, di molte alghe e dei cianobatteri è la clorofilla a. La clorofilla a è di colore verde, in quanto assorbe preferenzialmente luce rossa e blu e trasmette luce verde. Molte piante posseggono diverse clorofille, ma le più comuni sono la a e la b. Tra i procarioti, i cianobatteri posseggono la clorofilla a, mentre i batteri rossi e verdi hanno pigmenti con una struttura lievemente diversa, denominati batterioclorofille.

I diversi tipi di clorofilla si differenziano per la capacità di assorbire la luce a differenti lunghezze d’onda. All’interno della cellula pigmenti fotosintetici sono localizzati in zone differenti:  negli eucarioti l’apparato fotosintetico è presente in speciali organelli intracellulari denominati cloroplasti. In essi, la clorofilla è associata a strutture costituite da membrane strettamente addossate una all’altra (lamellari) del cloroplasto. Questi sistemi di membrane fotosintetiche vengono definiti tilacoidi; le pile di tilacoidi sono denominate grana. I tilacoidi sono disposti in modo tale da dividere il cloroplasto in due regioni: la matrice che circonda i tilacoidi e lo spazio interno ai tilacoidi, il lume. Questa disposizione rende possibile la produzione di un gradiente di pH indotto dalla luce e di una forza motrice dei protoni che, come descriveremo nel prossimo paragrafo, può essere usata per sintetizzare ATP.

Nei procarioti non sono presenti i cloroplasti e i pigmenti fotosintetici sono localizzati in un sistema di membrane interne che si origina dall’invaginazione della membrana citoplasmatica; un singolo centro di reazione contiene 25-3O molecole di batterioclorofilla in grado di catturare la luce.

La fotosintesi batterica viene definita fotosintesi anossigenica in quanto i batteri rossi e verdi sfruttano l’energia luminosa per formare ATP e producono NADPH grazie a composti ridotti, presenti nell’ambiente, quali H2S o composti organici  senza  produzione di ossigeno molecolare.

Al contrario, le piante verdi, le alghe ed i cianobatteri generalmente non utilizzano H2S o composti organici per ottenere potere riducente, ma ricavano gli elettroni per riduzione del NADP+  dalla fotolisi di molecole di H2O con produzione di O2. La riduzione del NADP+  a NADPH in questi organismi è quindi un processo che dipende dalla luce. La fotosintesi che avviene in questi organismi viene definita fototosintesi ossigenica, poiché si ha produzione di ossigeno molecolare, O2.

Notizie sulla fotosintesi le trovi anche a: http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=1445

Da: http://www.physics.leidenuniv.nl/sections/cm/ip/projects/bio-afm/projects/stamouli/photosynthetic%20complexes.htm

L’unità fotosintetica dei batteri rossi è immersa in una membrana e contiene due tipi di complessi pigmento-proteina, un centro di reazione (RC) circondato da complessi che raccolgono la luce (LH).

Da http://www.reinot.com/
http://www.vrac.iastate.edu/~areinot/reinot_com/gallery/thylakoids2.jpg

Tilacoidi