Un satellite geostazionario a 36.000 Km dalla terra es. 16°E, attraverso le ali solari riceve l’energia necessaria al suo funzionamento. Il satellite vede sempre il sole? La terra non eclissa il sole in alcune ore della giornata? Grazie.

Ogni
satellite in orbita terrestre viene ogni tanto eclissato dal cono d’ombra del
pianeta, esattamente come lo è la luna durante le sue eclissi. Quanto più
l’orbita è bassa tanto più le eclissi sono frequenti e tanto più
esse occupano una percentuale maggiore del periodo orbitale: un corpo sulla superficie
terrestre è eclissato mediamente il 50% del tempo (ovvero durante la notte),
che è il limite superiore, mentre per esempio alla distanza della Luna
si hanno in media solo poche ore all’anno di eclisse.
Per un satellite a 550 km. di altezza in orbita equatoriale ci sono circa 15 eclissi
al giorno, della durata variabile tra i 36 e i 96 minuti, per uno in orbita geostazionaria,
invece ce ne può essere (ovviamente) al massimo una al giorno, essendo
l’orbita sincrona con la rotazione terrestre. Queste eclissi avvengono intorno
agli equinozi, cioè in marzo e settembre, e ci sono 45 eclissi per ogni
stagione, della durata variabile tra pochi secondi a poco più di un’ora.
La longitudine del satellite è del tutto irrilevante.
Durante questi periodi di ombra i satelliti vengono alimentati da accumulatori
che sono normalmente tenuti sotto carica dai pannelli solari ed erogano quando
la luce solare viene a mancare. Essi sono naturalmente dimensionati in base alla
durata delle eclissi, e dunque in funzione del tipo di orbita scelta per il satellite.