E’ possibile che tutto l’universo sia scaturito da una singolarità?

La teoria
fisica migliore per descrivere l’universo finora si è dimostrata
la teoria della relatività generale. Per essa valgono i teoremi
dimostrati negli anni settanta da Roger Penrose e da Stephen Hawking che
dicono che

in ogni spaziotempo fisicamente e matematicamente “ragionevole” in cui,
genericamente parlando, si hanno condizioni corrispondenti anche in modo
molto debole a “espansione” o “contrazione”, deve esserci una geodetica
temporale senza punto iniziale o terminale. In soldoni significa che c’è
una curva di universo di qualche particella che non inizia o non termina
nello spaziotempo. Cioè c’è una singolarità nello
spaziotempo rappresentata dal “punto mancante”. Però nulla assicura
che
1) in tale singolarità ci sia densità infinita di materia
e nemmeno che
2) TUTTE le geodetiche di tutti gli altri corpi finiscano in tale singolarità.

Per cui tale punto singolare non è necessariamente la singolarità
del big bang (o big crunch). Tuttavia il teorema è compatibile
con i modelli di big bang o big crunch, che sono stati sviluppati del
tutto indipendentemente dai teoremi di Penrose e Hawking.

E’ altresì
chiaro che andando a ritroso nel tempo, le dimensioni dell’Universo diminuiscono
fino a che la sua descrizione rientra nel dominio della fisica quantistica.
Dunque una descrizione completa dell’universo dovrebbe includere sia la
relatività generale che la fisica quantistica. Tale teoria della
gravità quantistica purtroppo ancora non esiste! Gli scienziati
hanno fatto numerosi passi avanti, ci sono alcune tessere del mosaico,
ma ancora non esiste una teoria unitaria e coerente. Una delle tessere
di questo mosaico afferma che l’universo, in virtù delle leggi
quantistiche, potrebbe non essere scaturito da una singolarità.

La risposta
più onesta alla domanda “da dove è scaturito l’Universo”
credo che debba essere “ancora non possiamo rispondere con certezza”.
E’ il bello della ricerca scientifica, no?