In effetti la misura dell’aberrazione della luce ha consentito all’inglese James Bradley di dimostrare sperimentalmente, nel 1725, che la Terra è in moto intorno al Sole. Nel nostro sito abbiamo già trattato ampiamente l’aberrazione della luce, per cui consiglio il lettore di leggere questa precedente risposta di Davide Rizzo e quest’altra del sottoscritto.
Posso aggiungere che ai giorni nostri è possibile verificare il moto della Terra nel sistema solare in diversi altri modi. Per esempio le sonde interplanetarie dirette verso il sistema solare esterno vengono lanciate quasi in direzione del moto della Terra, in modo da sfruttarne la velocità orbitale e usare meno carburante durante il lancio.
Uno dei fenomeni più eclatanti, a mio parere, è l’oscillazione del dipolo della radiazione cosmica di fondo (o cosmic background), illustrata nelle due immagini seguenti.
Tale radiazione, che ci giunge dalle estreme regioni dell’universo, è infatti in prima approssimazione (immagine in alto) perfettamente isotropa, ma in realtà, dopo avere sottratto il valore medio, presenta un piccolo dipolo, dovuto al moto della Terra nello spazio che ci fa apparire tale radiazione con un leggero blue-shift nella direzione del nostro moto e un red-shift nella direzione opposta (immagine in basso). Questo dipolo punta in prima approssimazione sempre nella stessa zona dello spazio, dato che la velocità dominante del nostro sistema di riferimento è dovuta al moto del Sole e del sistema solare nella nostra galassia ed al moto della galassia nel gruppo locale; però si registra una leggera oscillazione stagionale, con periodicità di un anno, dovuta appunto al moto della Terra intorno al Sole.