Perchè sulla superficie di un liquido come l’acqua, le bolle d’aria (ma in generale ogni oggetto galleggiante), si attraggono fra loro con una ‘forza’ indirettamente proporzionale al quadrato della distanza?

Innazitutto correggiamo un piccolo errore nella domanda: è vero che gli oggetti galleggianti sulla superficie di un liquido si attraggono, e vedremo tra poco perché, ma non è vero che questa forza di attrazione è inversamente proporzionale al quadrato della distanza. La dipendenza di questa forza dalla distanza dipende da molti fattori, in particolare dalla composizione chimica del liquido.

Ogni oggetto, in particolare i liquidi, essendo di volume finito, possiede una superficie di bordo. Questa superficie è chiaramente composta di atomi o molecole che non sono circondati ovunque da atomi o molecole dello stesso tipo. Questo provoca nel sistema finito uno stress energetico che va sotto il nome di tensione superficiale. Tranne che per qualche materiale particolare questo fenomeno provoca il fatto che un certo volume di un liquido possiede un’energia maggiore rispetto ad un quantitativo uguale dello stesso liquido però completamente circondato da altro liquido. Per tale motivo, dato che in natura vale il principio di minimo dell’energia, ogni sistema liquido, compatibilmente con le forze esterne che agiscono su di esso, tende a rendere minima l’area della superificie esterna. Infatti un volume d’acqua che fosse portato nello spazio profondo, lontano dalla gravità, tenderebbe ad assumere una forma sferica.

Quando in un liquido galleggiano degli oggetti, questi amplificano il fenomeno della tensione superficiale, perchè la parte immersa aumenta l’area della superficie di separazione tra liquido ed esterno. Per cui, per minimizzare l’energia totale, questi oggetti si attirano l’un l’altro, perchè la configurazione in cui tutti gli oggetti sono attaccati possiede un’energia minore rispetto a quella in cui sono completamente separati. Questo accade ancora più drasticamente se gli oggetti galleggianti sono deformabili e possono fondersi tra loro, come per le bolle d’aria. Due bolle d’aria separate avranno una superficie di contatto con l’acqua maggiore di una singola bolla di volume pari alle due iniziali. Per qui le forze di tensione superficiale tendono a farle avvicinare in modo da creare un unica bolla.