Vorrei sapere se si percepisce più freddo quando è umido o quando è secco? Ossia se, a parità di altre condizioni, una persona d\’inverno disperde più calore quando l\’umidità relativa è più alta o più bassa?

Correttamente la domanda connette il concetto di dispersione termica con la percezione della temperatura: noi non abbiamo nel nostro corpo un sistema che misuri la temperatura esterna direttamente come si può eseguire con un termometro, ma la nostra pelle percepisce la temperatura esterna mediante il flusso di calore che la attraversa (generalmente verso l’esterno, ma anche verso l’interno in condizioni di temperatura molto alta). Per questo motivo la nostra è una percezione differenziale, cioè relativa alla nostra temperatura interna (per questo chi ha la febbre sente più freddo di chi sta bene).

Molto brevemente possiamo dire che in inverno l’aria umida viene percepita più fredda rispetto a quella secca, a parità di temperatura effettiva. Vediamo di capire perché.

Per rispondere completamente alla domanda bisogna tenere presente quali sono i meccanismi di dispersione del calore del nostro corpo: infatti oltre alla dispersione per conduzione, che coinvolge qualunque corpo, vivente o meno, noi abbiamo anche un sistema di termoregolazione legato alla traspirazione, per cui la nostra pelle può regolare l’emissione di umidità (il sudore) per aumentare o diminuire il flusso di calore.

Nella conduzione termica il flusso di calore è influenzato, oltre che dalla differenza di temperatura, anche dalla capacità termica dei oggetti che sono a contatto: quanto più l’oggetto freddo ha una capacità termica alta tanto più sottrae velocemente il calore dall’oggetto più caldo. Nel caso in esame i due oggetti sono il corpo umano e l’aria circostante. La percentuale di umidità influenza la capacità termica dell’aria: dato che il vapore acqueo ha una capacità termica maggiore dell’aria secca, quanto più l’aria è carica di umidità tanto maggiore è la sua capacità termica. Quindi, a parità di temperatura, quanto più l’aria è umida tanto più l’aria circostante sottrae rapidamente calore al nostro corpo per conduzione termica.

Anche il meccanismo di scambio termico dovuto alla traspirazione è influenzato dalla percentuale di umidità dell’aria, ma in maniera diversa. Il sudore emesso dalla pelle svolge la propria funzione di raffreddamento del corpo solo se può evaporare. Se l’aria è carica di umidità l’evaporazione viene fortemente ostacolata perchè l’aria "non ha spazio" dove mettere altre molecole di vapore acqueo. Per cui l’eccessiva umidità si oppone al raffreddamento del corpo umano per traspirazione.

Tuttavia per capire come agiscono i due meccanismi bisogna tenere presente che la traspirazione interviene solo ad alte temperature, perchè solo se la temperatura è alta il corpo ha interesse a raffreddarsi, mentre a temperature più basse la sudorazione viene quasi azzerata per trattenere più calore possibile.

In estate sono presenti tutti e due i meccanismi di dispersione, perchè il corpo ha necessità di espellere calore, tuttavia la conduzione ha un ruolo marginale perchè la temperatura esterna è molto vicina a quella interna (se non superiore in qualche caso). Quindi conta praticamente solo la traspirazione (per questo abbiamo bisogno di scoprirci, in modo da aumentare la superficie di evaporazione del vapore acqueo emessa dalla pelle). Per cui l’aria umida impedisce la dispersione di calore e fa quindi percepire una temperatura più alta di quella reale, mentre l’aria secca ha un piacevole effetto rinfrescante perchè favorisce la traspirazione, soprattutto se accompagnata da una debole corrente d’aria.

In inverno la traspirazione viene quasi del tutto azzerata, per cui è presente solo la conduzione, che tende a raffreddare velocemente il corpo perchè la differenza di temperatura è molto alta (per tale motivo tendiamo a coprirci in modo da rallentare il flusso di calore in uscita). Se l’aria è molto umida la sua capacità termica è più alta e quindi ci verrà sottratto calore più rapidamente rispetto al caso dell’aria più secca.

In definitiva possiamo dire che un’alta percentuale di umidità nell’aria funziona da amplificatore della temperatura percepita: in condizioni in cui con aria secca sentiremmo freddo ci fa sentire più freddo e viceversa.