Il lombrico è un verme appartenente al Phylum Anellidi, Classe Clitellati, Sottoclasse Oligocheti.
Il corpo presenta un’evidente metameria, cioè un succedersi di segmenti nei quali si ripetono apparati ed organi. Nel caso degli Anellidi, in cui i segmenti sono equivalenti, la metameria è detta omonoma.
Gli Anellidi presentano il celoma, una cavità interna non comunicante con l�esterno, riempita di liquido che permette la locomozione dell�animale (v. oltre).
Da: http://www.portalesila.it/terraterra/ecods/lomb1.html
Sono dotati di gangli nervosi organizzati secondo una configurazione di "scala a corda". Presentano tre fibre nervose giganti, caratterizzate da una rapida conduzione dell’impulso e dunque generalmente coinvolte nelle reazioni di fuga: se, ad esempio, l’estremità posteriore dell’animale si trova nella tana e l’estremità anteriore viene sollecitata, la fibra gigante mediana induce una contrazione tale da far ritrarre il lombrico, che si ancora al terreno con le setole della parte posteriore. Se viceversa,quando l’animale è allo scoperto si stimola la parte posteriore, le due fibre giganti laterali inducono la fuga, contraendo l’estremità anteriore. La fibra mediana interviene anche nel caso in cui l’animale sia sottoposto ad uno stimolo luminoso, che percepisce grazie alla presenza di cellule fotorecettrici, localizzate nell’epidermide, all’estremità anteriore.
Questa Classe di animali deve il proprio nome alla presenza del "clitello", un’area formata da alcuni segmenti specializzati, ricchi di ghiandole atte alla secrezione di un bozzolo che ospiterà le uova, alla cui schiusa emergeranno degli individui simili all’adulto; questi vermi, infatti, essendosi in linea generale affrancati dalla vita acquatica, non presentano forme larvali libere. Il bozzolo spesso contiene un solo uovo ed abbondante materiale nutritizio.
Possiedono gonadi ben sviluppate, con gonodotti derivanti dai nefridi e con testicoli in genere in posizione anteriore rispetto agli ovari. I lombrichi sono ermafroditi insufficienti, con fecondazione incrociata e sono proterandrici, infatti la maturazione delle uova avviene solo in secondo momento, rispetto all’accoppiamento; queste vengono fecondate dagli spermatozoi, conservati in apposite spermateche, costituite da invaginazioni del sacco muscolo-cutaneo, presenti nell’apparato riproduttivo femminile. Nell’accoppiamento due individui si uniscono mediante la faccia ventrale del clitello, che secerne una sostanza mucillaginosa atta a veicolare gli spermatozoi; i lombrichi si dispongono l’uno in senso opposto all’altro, in modo che il poro genitale maschile di uno corrisponda al poro genitale femminile dell’altro.
La fecondazione incrociata ha un’importanza strategica per evitare l’impoverimento del pool genico. Solo nel genere Limnodrilus è nota l’autofecondazione; inoltre in alcune specie si osserva lo sviluppo partenogenetico, in genere correlato a poliploidia.
Sono provvisti di setole che tendono scomparire nella regione del clitello, variabili a seconda delle specie per disposizione e lunghezza, che ricoprono diverse funzioni, sensoriali o di locomozione.
La locomozione avviene per onde peristaltiche dirette in senso antero-posteriore, grazie alla presenza dello "scheletro idraulico", costituito dal liquido che occupa la cavità celomatica. Gli Anellidi hanno una disposizione delle fibre muscolari in senso longitudinale ed in fasci circolari. Per l’incompressibilità dei liquidi, la contrazione di uno di questi sistemi determina lìallungamento del sistema antagonista: dunque la contrazione delle fibre longitudinali determina un accorciamento del corpo dell’animale ed un ingrossamento, legato al rilassamento delle fibre circolari; per contro, la contrazione delle fibre circolari sarà compensata da un allungamento del corpo, causato dal rilassamento dei fasci longitudinali. In questo modo, non contraendo mai gli stessi fasci muscolari in tutto il corpo, ma in segmenti alternati, nel momento in cui la porzione anteriore è allungata, e quindi più sottile, può incunearsi facilmente nel terreno, mentre la parte retrostante, ingrossata, si ancora al mezzo in cui l’animale si muove.
Alcuni lombrichi si spostano letteralmente "divorando la strada", nutrendosi di frammenti organici (vegetali ed animali morti, batteri, funghi, protozoi) ed espellendo con le deiezioni la componente inorganica e quella organica arricchita ed elaborata dai processi digestivi. Lumbricus terrestris svolge un importante ruolo nell’nterramento delle foglie, che preleva dalla superficie di notte e le porta nelle gallerie, dove le sminuzza e le mangia.
Le gallerie di questi animali contribuiscono ad aerare e rimescolare gli orizzonti superficiali del suolo: essi dunque svolgono un’azione meccanica, oltre che chimica.
Si annoverano circa 200 specie italiane di Oligocheti. I lombrichi propriamente detti rientrano nella famiglia Lumbricidi (due paia di testicoli nei metameri X e XI, un paio di ovari nel metamero XIII e 8 setole per metamero), con il lombrico comune, Lumbricus terrestris, che può raggiungere i 30 cm di lunghezza e che si trova principalmente nei terreni argillosi; nell’humus si trova invece Lumbricus rubellus (lunghezza massima 15 cm), di colore rosso-bruno o violaceo. Nelle concimaie Eisenia foetida (6-13 mm), ad anelli alternati chiari e scuri; in luoghi antropizzati Allolobophora caliginosa, 6-17 cm; il genere Allolobophora viene parassitato dalle larve di un Dittero, la mosca Pollenia rudis.
Per ulteriori informazioni si consiglia il seguente link:
http://it.wikipedia.org/wiki//Lombrico