In passato nei decreti legislativi si inserivano specifiche tecniche anche relative alle distanze minime da mantenere dagli elettrodotti, ma le normative attuali definiscono limiti solo all’intensità massima a cui ci si può sottoporre, mentre la distanza minima sarà quella a cui il valore del campo elettromagnetico non supera il valore di soglia.
Questo vale sia gli elettrodotti aerei che per quelli interrati.
La normativa di riferimento sono :
Decreto del ministero dell’Ambiente del 10 settembre 1998, n. 381.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 settembre 1995: Norme tecniche procedurali di attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992 relativamente agli elettrodotti.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992 :Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno.
L’ultimo decreteo del 1992 imponeva anche distanze minime, mentre come detto le normative attuali si concentrano sui limiti delle intensità riscontrate.
Le misurazioni vengono effettuate su di un’area di 2 m2 per 6 minuti in modo da eliminbare fluttuazioni e picchi transitori di brevissima durata.
Consiglio il sito:
http://web.tiscali.it/bottelli/emf/emf.html
che riporta anche le normative citate ridotte nelle parti di interesse e quindi anche i limiti di esposizione