Sono un geologo in pensione che ha lavorato in Africa ed Asia solo nell’ambito della preistoria e protostoria e vorrei sapere se l’ipotesi proposta anni fa da G.V.Dal Piaz sull’appartenenza del Cervino e del massiccio del Monte Rosa alla zolla africana sia ancora valida e,se no, per quali motivi. Grazie.

La catena alpina è un orogene di tipo collisionale di età Cretacico-Cenozoico, derivante dalla collisione e dalla sutura di due Placche: la placca europea e la microplacca Apula, una microplacca di origine africana; si estende per oltre 1000 Km, ed è caratterizzata da una struttura a doppia vergenza.

La doppia vergenza ci consente di suddividere l’Orogene alpino in due catene: una catena meridionale, costituita dalle Alpi meridionali e caratterizzata da vergenza africana ed una catena settentrionale, la catena Alpina ss, con vergenza europea; le due catene sono separate mediante un importate lineamento tettonico verticale a carattere trascorrente orientato E-W: la Linea Insubrica.



La catena Europa vergente, è costituita da falde derivanti da crosta continentale europea e dall’oceano Ligure Piemontese: le falde Elvetiche e le falde Pennidiche, e dalle Falde austroalpine derivanti, invece, da crosta continentale Africana, ma con vergenza europea.

Fig. n.1 – Distribuzione dei grandi domini paleogeografico-strutturali nelle Alpi (da “Guide Geologiche Regionali” vol. 1, a cura di G.V. Dal Piaz, 1992).

L’elemento strutturalmente più elevato della catena alpina Europa vergente, (Alpi ss) è rappresentato della Falde Austroalpine (vedi figura 1), affioranti principalmente nelle Alpi orientali, e solo limitatamente nelle Alpi occidentali nei klippen del gruppo del Dent Blanche. Le falde pennidiche ed elvetiche, geometricamente sottostanti alla falda Austroalpina, sono, al contrario, ben affioranti nelle alpi occidentali e compaiono nelle finestre tettoniche dei Tauri e dell’Engadina nelle Alpi orientali.

Le falde attualmente impilate nella catena alpina derivano dalla deformazione di una porzione del continente Europeo, di due blocchi continentali di origine africana e del ramo oceanico tra esse interposto.

Le ricostruzioni paleografiche precedenti l’orogenesi alpina ci consentono di descrivere già a partire dal Triassico sup-Giurassico inferiore da nord verso sud: domini Ultraelvetico ed Elvetico di mare basso, raccordato ad un primo ramo oceanico abortito, l’oceano Vallesano, cui seguono i domini Pennidici esterni intermedi ed interni, su crosta continentale europea, i domini pennidici interni rappresentati dall’oceano Ligure Piemontese ed infine la placca Africana con i domini Austroalpini e Sud Alpini.Vedi Fig 2.

Fig. n. 2-2 – Paleogeografia classica della Tetide alpino-occidentale, completata con l’età e la distribuzione del metamorfismo di subduzione delle unità della catena (SB: scisti blu, E: eclogitico). SLA: Serie dei Laghi, IV: Ivrea-Verbano; CA: Canavese; lembi Austroalpini settentrionali (MMP: Mont Mary-Pillonet, DB: Dent Blanche); SB/BR: Gran S. Bernardo; MR: M. Rosa-Gran Paradiso; SL: Sesia-Lanzo (Dal Piaz, 1992).

Il Monte Rosa ed il monte Cervino, appartengono alla porzione Occidentale della catena Alpina ss, e pur essendo geograficamente vicini, sono caratterizzati da una storia e da origini paleogeografiche nettamente differenti.
Il monte Rosa è, infatti, un plutone tardo Paleozoico, intruso in crosta continentale Europea ed appartenente nelle unità pennidiche (dal Piaz 92), come evidente dalla posizione geometrica occupata in catena e dai rapporti con i terreni circostanti.
Il Monte Cervino, invece, costituisce un lembo della falda Austroalpina sovrascorsa sulla falda Pennidica, ed è caratterizzato dalla presenza di una importante millonite basale, per tali ragioni è da ritenersi di derivazione Africana.

Una sintesi di quanto scritto sin ora è rappresentata dalla sezione geologica proposta in Fig 3, tratta dalle guide geologiche regionali delle Alpi.

Figura 3: sezione geologica delle Alpi occidentali tratta dalle guide geologiche regionali.

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Bibliografia Essenziale di Riferimento:

Guide Geologiche regionali Le Alpi dal Monte Bianco al Lago Maggiore, a cura della Società Geologica Italiana).

The subducted Tethys in the Aosta valley (Italian westwen Alps) Martin, Godard, Rebay guide all’escursione 32Th international geologicalÊ congress Firenze 2004.

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