La scoperta di un tredicesimo segno zodiacale, Ofiuco, quando è avvenuta esattamente e grazie a quali scienziati? Dove dovrebbe essere collocato e perché si chiama in questo modo?

Le
stelle del firmamento, fin dall’antichità, sono state raggruppate
in costellazioni. Una costellazione è un raggruppamento apparente
di stelle sulla volta celeste il cui nome trae origine, generalmente,
dalla mitologia greco-romana (va osservato che tra le stelle appartenenti
a una stessa costellazione non vi è in realtà nessuna correlazione
e che la loro distanza reciproca è spesso enorme. Ciò che
noi vediamo, infatti, è solo la proiezione delle stelle sulla volta
terrestre e questo ci induce erroneamente a considerarle come se fossero
tutte equidistanti da noi).

In
base a una convenzione internazionale del 1928, si è stabilito
di individuare complessivamente 88 costellazioni.

L’astrologia
classica concentra la sua attenzione sullo Zodiaco, ovvero la fascia ideale
del cielo delimitata da due cerchi paralleli all’eclittica (intersezione
del piano orbitale terrestre con la sfera celeste), distanti 9° a sud
e a nord da questa. Tale fascia viene divisa dagli astrologi in 12 parti,
ciascuna individuata da una costellazione: Capricorno, Acquario, Pesci,
Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario.

In
realtà un esame più attento mostra che nella fascia dello
Zodiaco compare anche una terza costellazione chiamata Ofiuco o Serpentario.
Tale costellazione è ben nota fin dall’antichità e non si
capisce come mai gli astrologi non l’abbiano mai considerata. Probabilmente
ciò è dovuto al fatto che, essendo i mesi dell’anno 12,
era molto più comodo per loro considerare soltanto 12 costellazioni
in modo da poter associare ciascuna di esse a ogni mese.

Nel
1995 l’astronoma inglese Jacqueline Mitton della Royal Astronomical Society
sollevò la questione del tredicesimo segno, suscitando aspre reazioni
polemiche da parte degli astrologi. I mezzi di comunicazione diedero grande
risalto alla questione. Molti astrologi cercarono di confutare le affermazioni
dell’astronoma inglese con motivazioni molto poco convincenti, accusando
ingiustamente la Mitton di aver sollevato il problema semplicemente per
farsi pubblicità. In realtà l’obiezione della Mitton era
perfettamente corretta e sensata dal punto di vista scientifico.

Per
quanto riguarda la collocazione di Ofiuco, all’interno dello Zodiaco esso
si situa tra lo Scorpione e il Sagittario. In cielo esso si trova a una
declinazione tra -30° a +15° e occupa un’estensione di circa 948° quadrati.

Tenendo
conto del fenomeno della precessione degli equinozi (che però viene
costantemente ignorato dagli astrologi) la corretta correlazione tra segni
zodiacali e periodi dell’anno è la seguente:

 

Capricorno

Dal 19 gennaio

Al 15 febbraio

Acquario

Dal 16 febbraio

All’11 marzo

Pesci

Dal 12 marzo

Al 18 aprile

Ariete

Dal 19 aprile

Al 13 maggio

Toro

Dal 14 maggio

Al 20 giugno

Gemelli

Dal 21 giugno

Al 19 luglio

Cancro

Dal 20 luglio

Al 19 agosto

Leone

Dal 20 agosto

Al 15 settembre

Vergine

Dal 16 settembre

Al 30 ottobre

Bilancia

Dal 31 ottobre

Al 22 novembre

Scorpione

Dal 23 novembre

Al 29 novembre

Ofiuco

Dal 30 novembre

Al 17 dicembre

Sagittario

Dal 18 dicembre

Al 18 gennaio

 

Come
si può vedere si tratta di una corrispondenza ben diversa da quella
solitamente usata dagli astrologi che si ostinano a usarne una risalente
a oltre 2000 anni fa e del tutto scorretta.

Per
quanto riguarda infine l’origine del nome della tredicesima costellazione,
Ofiuco in greco vuol dire “serpentario” (da “ofis” serpente). Questo perché
la fantasia degli antichi lo ha da sempre rappresentato come un gigante
che tiene tra le mani un serpente attorcigliato. Nella mitologia Ofiuco
è stato identificato con Esculapio o Asclepio, dio della medicina
figlio di Febo (Apollo), esperto nell’arte medica grazie all’educazione
ricevuta dal centauro Chirone. Secondo il mito greco, Esculapio fu il
primo medico della storia. La leggenda narra che un giorno, in casa di
un amico, avrebbe ucciso un serpente. Un altro serpente si sarebbe allora
introdotto nella casa, portando in bocca un’erba magica che risuscitò
il primo serpente. Esculapio si impossessò di un pezzetto di quell’erba,
e acquistò la capacità di guarire i malati e, addirittura,
resuscitare i morti. Nel pensiero greco il serpente aveva una forte carica
simbolica. La sua proprietà di mutare pelle ogni anno lo aveva
fatto diventare il simbolo del recupero della salute e della rigenerazione
corporea.