Vorrei avere informazioni sulla sterilizzazione con l’utilizzo di ozono. In particolare, questo tipo di sterilizzazione è attivo su indumenti ed attrezzi di lavoro?

L’ozono1, per la sua energica azione ossidante dovuta al fatto
che decomponendosi sviluppa ossigeno molecolare (O2) ed allo
stato nascente (O)2 , viene adoperato come disinfettante dell’aria,
perché distrugge detriti organici e microrganismi che essa può contenere
in sospensione nel pulviscolo atmosferico. È quindi utilizzato per depurare
l’aria di ambienti chiusi come teatri, scuole, uffici, ecc. Viene impiegato
anche per la sterilizzazione dell’acqua allo scopo di renderla potabile
e con una bassissima concentrazione di microrganismi patogeni.

Utilizzando appositi armadi con generatori di Ozono incorporati è possibile
sterilizzare indumenti anche a temperatura ambiente (20-25°C) e pressione
atmosferica (processo a bassa pressione) senza l’aggiunta di altri reagenti
chimici, producendo Ozono tramite alte differenze di potenziale tra due
o più elettrodi3. Questi armadi sono disponibili presso le
ditte produttrici fino alle dimensioni di tostapane per sterilizzazioni
di piccoli oggetti utilizzando pressioni superiori e riscaldamento. Questi
dispositivi sono ampiamente utilizzati negli ospedali per garantire l’asepsi
di indumenti particolari che dovranno essere a contatto con pazienti (ad
esempio i camici e gli indumenti del personale) anche se l’indumento si
contamina subito dopo con l’ambiente.

Qui di seguito riporto i tempi indicativi per l’eliminazione di differenti
famiglie di agenti patogeni, presi da un manuale d’istruzioni di un armadio
ad ozono che lavora ad una atmosfera.

Tempi indicativi per la distruzione di microrganismi con ozono

Strep. Lactis

0’14”

Paramecium

5’30”

Strep. Aureus

0’10”

Saccharomyces elipsoideus

0’22”

Sarcina Lutea

0’44”

Saccharomices sp.

0’29”

Escherichia coli

1’00”

Lievito per pane

0’14”

Staphilococcus

10’00”

Morbo del Legionario

19’00”

Pyogenes Aureus

10’00”

Microbacterio Paratubercolosis

20’00”

Vibrio Cholerae

20’00”

Virus Ebola

20’00”

Salmonella Typi

3’00”

Mosaico del tabacco

12’15”

 

Note:

1. La parola Ozono deriva dal verbo in greco antico
(ozéin= odorare) citato nell’Iliade quando il poeta Omero afferma che
“dopo il tenporale l’aria ha un odore pungente”. Questo odore
agliaceo è dovuto all’ozono prodotto dalle scariche dei fulmini e, dopo
che fu identificato, l’ozono fu battezzato così da qualche chimico che
probabilmente aveva letto Omero o conosceva bene  il greco, come era uso
fino all’ottocento. Lo si può comunemente avvertire accanto alle macchine
fotocopiatrici che funzionano a lungo.

2.  La
reazione di decomposizione dell’ozono è la seguente:

O3 -> O2 + O

3. La reazione di formazione dell’ozono è

3O2 -> 2O3    (DG=+0,81Kcal/g)

 


Bibliografia:

1.”Il libro della chimica” S. Longhini, Garzanti 1961

2.”Introduzione alla chimica moderna” M. Nardelli, Ambrosiana
1993