Il cenocito può essere un organismo unicellulare provvisto di più nuclei oppure una cellula polinucleata di un organismo pluricellulare. Può derivare dalla fusione dei citoplasmi di varie cellule, non seguita dalla fusione dei relativi nuclei, nel qual caso si dice sincizio, oppure da successive divisioni nucleari, non accompagnate da corrispondenti divisioni del citoplasma, e allora si chiama apocizio.
Il primo, fusione di cellule, è il caso del muscolo umano, infatti molte fibre muscolari si formano per la fusione di migliaia di cellule muscolari singole. La continuità del sincizio permette una più rapida trasmissione del potenziale d’azione. Lo stesso succede nella placenta, ove molte cellule derivate dall’embrione si fondono, formando una barriera che impedisce lo scambio di cellule migratorie tra l’embrione e il corpo materno. alcune cellule del sangue, ad esempio , sono in grado di inserirsi tra due cellule epiteliali adiacenti. Un sincizio non ha punti in cui queste cellule possano passare.
I sincizi si formano anche quando le cellule sono infettate da certi tipi di virus, come il Virus dell’HIV o i paramixovirus.
Durante l’infezione le proteine usate dal virus per entrare in una cellula, possono provocare la fusione delle membrane di cellule adiacenti.
http://en.wikipedia.org/wiki/Syncytium
In Inglese:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=2543075&dopt=Abstract
Il secondo, quello della riproduzione del nucleo che non è seguita da divisione cellulare, si ha negli embrioni degli insetti.
Per quanto riguarda la pianta di cocco, io credo che il libro si riferisse solo a parte della pianta. In botanica, i tubuli laticiferi che percorrono il corpo di numerose Angiosperme possono derivare dall’allungamento di poche cellule già presenti in numero costante nell’embrione, del quale seguono l’accrescimento venendo a formare specie di lunghi tubi, ramificati o no, con molti nuclei ma sprovvisti di membrane divisorie e che non si anastomizzano fra loro (laticiferi apociziali o non articolati), come in molte Euforbiacee, Apocinacee e Asclepiadacee. Nelle Composite (o Asteracee) e nelle Campanulacee, per contro, i laticiferi derivano da file longitudinali di cellule sovrapposte, le cui pareti divisorie vengono in tutto o in parte riassorbite (laticiferi articolati, o sinciziali, o settati); anche in questo caso, i condotti sono plurinucleati, semplici o ramificati, ma con ramificazioni che, saldandosi fra loro, danno origine a strutture reticolate.
Da: http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/palmadacocco.htm (Arecaceae)