Gli animali (le scimmie in particolare) sono consapevoli (anche solo istintivamente) del nesso di causalità tra accoppiamento (da una parte) e gravidanza/parto (dall’altra)?

La gravidanza altro non è che una serie di “sconvolgimenti” di origine fisiologica (ormonale) ed anatomica che portano alla formazione dello zigote e lo accompagnano per tutto il suo sviluppo fino al momento della nascita.

Dopo lo “scoppio” del follicolo si ha, in caso di accoppiamento, la fecondazione e la formazione del corpo luteo che provvederà alla produzione del progesterone, ormone necessario affinchè la gravidanza possa procedere. In seguito il progesterone verrà prodotto dalla placenta per quasi tutta la durata della gestazione.

Inoltre, soprattutto nei primati e al fine di mantenere la gravidanza, l’embrione stesso attraverso le proprie cellule trofoblastiche produrrà un altro tipo di ormone detto CG (chorionic gonadotropin). Una volta formato, lo zigote scenderà attraverso l’ovidutto dividendosi ripetutamente (circa 1 volta al giorno) e raggiungerà l’utero dove inizierà l’impianto ovvero il contatto “finale” tra madre ed embrione. Il tempo che intercorre tra la fecondazione e l’impianto varia nelle diverse specie (8-9 giorni nei primati, 1 settimana circa in cani e gatti, 2 settimane circa in suino e piccoli ruminanti e 1 mese in bovino e cavallo).

L’impianto dello zigote è dovuto ad una serie di modificazioni anatomiche che porteranno l’endometrio (mucosa uterina) a contrarre rapporti più o meno profondi con l’embrione così da determinare scambi nutritivi e respiratori tra madre e prodotto del concepimento.

Tale serie di trasformazioni anatomiche ma soprattutto di influssi ormonali (progesterone e CG) comportano all’animale una sorta di “consapevolezza”, se così si può chiamare, più o meno precoce dello sviluppo della nuova vita all’interno del proprio organismo.

Per quel che riguarda la percezione cosciente della gravidanza purtroppo è una questione ancora dibattuta. Ci sono molte teorie sulla sfera della coscienza animale senza dimenticare l’eterna domanda:”gli animali hanno un’anima oppure no?”.  Speriamo di saperne di più al più presto.