è quantificabile a grandi linee il rischio per aver abitato per 2 anni con una tettoia di eternit in cattivo stato di conseravzione di circa 50 mq che arriva fino a meno di un metro dalla finestra della camera da letto senza particolari cautele, essendo all’oscuro del pericolo? e tale rischio è accresciuto avendo avuto un caso di mesotelioma in famiglia?

L’eternit è un materiale a base di fibra di amianto, un minerale costituito da silicati di magnesio, tendenzialmente fibrosi, con peculiare caratteristica di resistenza termica elevata rispetto ad altri materiali, cosa che, assieme alla fibrosità, lo aveva resomadatto alla produzione di indumenti protettivi e vari prodotti di copertura.

L’amianto azzurro (crocidolite) è talmente pericoloso che alcuni paesi lo hanno messo al bando. L’amianto bianco (asbesto, crisotilo) è quello che viene normaslmente filato, meno pericoloso.

Il primo è ancora presente nelle intercapedini di navi, vecchi fabbricati, carrozze ferroviarie  e rappresenta la minaccia maggiore per i lavoratori del settore demolizione.

In generale la pericolosità dell’amianto sta nella sua dispersibilità in fibre che poi vengono inalate dai soggetti, provocando forme acute di tumori polmonari e gastrointestinali (Asbestosi), tuttavia perchè occorrano queste forme di tumore, occorrono alcuni anni di esposizione continuata negli ambienti di lavoro.

Altrimenti occorre una esposizione breve ma intensa, del tipo appunto delle demolizioni.

La pericolosità nella copertura citata nella domanda deve essere valutata a seconda delle seguenti informazioni:

1. Stato della copertura: copertura in ottime condizioni, senza crepe, sfaldature, polverosità residua od accumuli di polvere, muschi e licheni in grande quantità, depositi e defecazioni di origine animale (volatili in particolare), perdite di acqua e zone di ristagno di umidità, presentano basso rischio.

2. Eventuale presenza di  vernici e rivestimenti protettivi. Questi abbassano se non eliminano la pericolosità di sfaldatura e di emissione di residui ploverosi e fibrosi.

3. Presenza od assenza di possibili impatti esterni, ad esempio se la copertura è a ridosso di una zona montagnosa franabile, la possibilità che qualche masso si distacchi e rompa la copertura è maggiore che in una zona pianeggiante, senza alberi d’alto fusto nei presis della copertura.

QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO

Nella domanda appare chiaro che lo stato di conservazione è basso, quindi è meglio provvedere alla bonifica della copertura sostituendola con una più idonea.

Come detto se la copertura è in buone condizini è possibile ricoprirla o verniciarla con resine epossidiche apposite o con coperture idonee in mod da isolare l’amianto. Infatti queste coperture impediscono alle fibre di fuoriuscire e di spargersi nell’ambiente, La verniciatura deve essere ripetutas ogni qualche anno.

Dato che nella domanda la copertura sembra essere, a giudizio degli occupanti, in pessimo stato siamo di fronte ad un rischio elevato per gli occupanti, maggiormente poichè è vicino a zone abitative ad alta frequenza. 

Per l’attuazione è meglio documentarsi presso il comune di residenza, perchè lo smaltimento e la rimozione sono regolamentate e devono essere fatte secondo precisi criteri. Si veda il link importante sotto riportato.

Il mesotelioma familiare precedente non costituisce una riprova della pericolosità a meno che non sia comprovata la sua derivazione dalle emissioni della copertura di amianto.

Si suggerisce di consultare il proprio medico curante per approfondire la situazione dello stato di salute di tutti i componenti della famiglia.

Soprattutto si consiglia di contattare aziende specializzate nella bonifica e nella rimozione dell’amianto e chiedere una consulenza gratuita a fronte di una possibile bonifica

LEGISLAZIONE:

Legge del 27 marzo 1992, N°27 (Norme di cessazione di impiego dell’amianto e trattamento dell’amianto)

 LINK IMPORTANTE (ASL):

http://www.asl17.it/servizi/spresal/Eternit-autorimozioni.htm

LINK VIALATTEA:

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7272

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7817

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=2804

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7786

SENTENZE DEL TRIBUNALE:

http://www.ambientediritto.it/sentenze/2004/Cassazione/Cassazione%202004%20n.8424.htm

Sentenza per aver gestito una discarica abusiva

http://www.ambientediritto.it/sentenze/2005/Cassazione/Cassazione%202005%20n.%2021963.HTM

Tetto in eternit crollato