Il problema
dell’origine del campo magnetico terrestre (e di quello di altri pianeti
del Sistema Solare) e’ tuttora aperto.
La Terra
e’ un corpo differenziato, in cui un mantello di silicati circonda un
nucleo centrale molto piu’ denso. Il nucleo terrestre e’ composto essenzialmente
da ferro allo stato fluido in cui hanno luogo moti convettivi che dissipano
il calore, prodotto dai decadimenti radioattivi, verso la crosta esterna.
Secondo
la teoria correntemente accettata il campo magnetico terrestre e’ generato
dalle correnti elettriche che fluiscono nel nucleo grazie ai moti convettivi.
In generale, il fluire di una corrente elettrica (continua od alternata),
porta alla generazione di un campo magnetico, nel nostro caso quello terrestre.
Secondo questa teoria il campo magnetico terrestre ha un’origine dinamica,
non si tratta di un campo statico come quello di una comune calamita.
Un meccanismo
analogo opera anche su altri pianeti del Sistema Solare, ma non su tutti:
Venere e’ priva di campo magnetico, Marte ha dei campi magnetici localizzati
fossili, cosi’ come la Luna. Mercurio, Giove, Saturno, Urano e Nettuno
sono tutti dotati di un campo magnetico dipolare, anche se quelli di Urano
e Nettuno non sono regolari come quello terrestre.
Non e’ ancora
chiaro quale sia la distribuzione del campo di velocita’ del nucleo terrestre
in grado di generare il campo dipolare osservato, cosi’ come non e’ chiaro
come mai il campo magnetico sia soggetto a periodiche inversioni di polarita’,
confermate da misure di paleomagnetismo.