Che differenza c’è tra l’inincrocio e il reincrocio.

Inincrocio e Reincrocio sono due termini utilizzati in genetica per indicare altrettanti fenomeni che portano ad una variazione (in genere ad una riduzione) nella variabilità genetica dell’individuo e della popolazione.

L’Inincrocio è un fenomeno che si presenta in conseguenza di un effetto fondatore, cioè quando la popolazione si è improvvisamente ridotta di numero e gli accoppiamenti avvengono perciò fra pochi individui. Questo può portare alla perdita di eterozigosi mettendo così in evidenza dei genotipi che possono essere particolarmente vantaggiosi ma anche malformazioni e malattie di carattere genetico. L’inincrocio è generalmente un evento che accade in natura senza essere finalizzato ed è perciò casuale.

Il Reincrocio è invece una tecnica utilizzata dall’uomo per selezionare caratteri favorevoli in animali o piante.
Il reincrocio prevede la scelta di due razze diverse che presentano caratteristiche interessanti per l’allevatore o il coltivatore; tali razze vengono fatte incrociare e la prole viene successivamente “reincrociata” con un individuo appartenente alla razza materna o paterna.

In entrambi i casi si ha una riduzione della variabilità genetica, ma mentre l’Inincrocio è un fenomeno che può verificarsi in natura e, non essendo finalizzato, può portare anche ad una riduzione allelica sfavorevole, il Reincrocio è finalizzato al miglioramento delle caratteristiche di una certa popolazione.