Salve! Vorrei sapere che cosa sono le brattee e come faccio a distinguerle dalle altre parti del fiore. Grazie mille.

Le brattee, o ispofilli, non sono una parte del fiore, ma sono foglie più o meno ridotte o modificate senza una gemma ascellare e sono solitamente associate ad un fiore o ad una infiorescenza. Generalmente, la brattea ha una funzione di protezione dei fiori o una funzione vessillare, cioè di richiamo degli impollinatori.

Figura 1 : Infiorescenza, in cui sono visibili i fiori, le brattee e le foglie normali (nomofilli). Tratto da “Botanica” di P.M. Ray et al., Zanichelli Ed.

Nella famiglia delle Ombrellifere o Apiaceae una delle caratteristiche più salienti è rappresentata dalle infiorescenze ad ombrella, semplice o composta; in quest’ultimo caso i raggi dell’ombrella non portano un singolo fiore ma ombrelle di II ordine dette ombrellette (umbellule). Le brattee poste alla base dell’ombrella formano l’involucro, mentre quelle alla base delle ombrellette dette bratteole, costituiscono l’involucretto. La disposizione delle brattee e delle bratteole è uno dei caratteri in base ai quali si definisce la sistematica di questa famiglia.
http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Apia_fam.html

Figura 2 – Apium graveolens (sedano) 
http://caliban.mpiz-koeln.mpg.de/~stueber/thome/band3/tafel_050_small.jpg

La forma delle brattee può essere elemento di riconoscimento come per i tigli, nei quali il peduncolo è caratterizzato da una brattea (ala), questa nel tiglio selvatico (Tilia cordata- Fig 3) è lunga 8/10 cm e, a differenza del tiglio nostrano (Tilia platyphyllos = T. europea), non si estende fino alla base del peduncolo (Figura 4). Il nome Tiglio deriva appunto dalla parola greca Ptilon che significa ala, in relazione alla caratteristica brattea appiattita e allungata.

Figura 3 : Infiorescenza di tiglio selvatico (Tilia cordata). Tratto da “Alberi ed arbusti in Italia” di M. Ferrari e D. Medici, Edagricole.

Figura 4 : Infiorescenza di tiglio nostrano (Tilia platyphyllos = T. europea). Tratto da “Alberi ed arbusti in Italia” di M. Ferrari e D. Medici, Edagricole.