News originale in inglese: 1997-07 - Immagini e filmati

  

Una farfalla nello spazio (NGC 2346)

NGC 2346La camera WFPC2 dell’Hubble (Wide Field and Planetary Camera 2) è di nuovo al lavoro con la ripresa di questa immagine della nebulosa NGC 2346, una nebulosa a forma di ali di farfalla. Essa si trova a 2000 anni luce da noi in direzione della costellazione dell’Unicorno. Essa rappresenta "l’ultimo respiro" di un sistema binario presente nel suo centro.

L’immagine, ripresa il 5 marzo ’97, è una delle prime che confermano il successo della missione di servizio della NASA effettuata in febbraio, intervenuta sulla camera WFPC2.

Al centro della nebulosa si trova un paio di stelle che sono così vicine da non poter essere separate nemmeno grazie al potere risolutivo dall’Hubble. Una delle componenti del sistema binario è il nucleo di una stella che ha eiettato gran parte dei suoi strati esterni, producendo la nebulosa. Gli astronomi sostengono che questa stella, quando ha raggiunto la fase di gigante rossa, ha addirittura inghiottito la sua compagna con un atto di "cannibalismo stellare". L’interazione risultante ha portato ad un movimento a spirale delle due stelle che ha culminato nell’espulsione degli strati esterni della gigante rossa.

Gran parte di questi strati sono andati a formare un denso disco che si può ancora distinguere nell’immagine Hubble attorno alla stella centrale. In seguito la stella ha sviluppato un veloce vento stellare che, soffiando contro il disco, ha gonfiato le due nebulosità disposte perpendicolarmente al piano del disco che, in proiezione, sembrano due ali di farfalla.

Il diametro della nebulosa è di circa un terzo di anno luce (quasi quattromila miliardi di chilometri).

Anche il nostro Sole, fra circa cinque miliardi di anni, emetterà una nebulosa. Essa avrà comunque una forma maggiormente sferica dato che il Sole non è una stella doppia.
L’immagine è stata ottenuta utilizzando un filtro che mostra la luce prodotta dagli atomi di azoto incandescenti.

Hanno condotto le osservazioni Massimo Stiavellie Inge Heyer (STScI).