Vorrei sapere se è possibile cercare materiale per delle ricerche, su internet, come se fosse una grande enciclopedia. Se è possibile vorrei sapere come fare.

Internet è sicuramente una eccellente fonte di informazioni,
con contenuti che spaziano sugli argomenti più vari e con vari gradi
di approfondimento. Il tutto, ovviamente, non è solo utile per le
ricerche “scolastiche”, anzi, per chi lavora nel settore “la rete” è
una delle fonti primarie di informazione e di scambio di conoscenza.

C’è però da tenere presente che Internet non è
una grande enciclopedia.

Chi, infatti, cura la pubblicazione di un’enciclopedia pone grandissima
cura nel produrre un’opera organizzata in modo che sia molto facile e veloce
reperire informazioni su uno specifico argomento. Le enciclopedie hanno
in genere un’organizzazione “coerente” dei dati, una classificazione delle
voci e, soprattutto, uno o più indici che sono il mezzo indispensabile
per raggiungere l’informazione cercata.

Internet, per la sua natura, si presenta come un insieme eterogeneo
di computer, sui quali sono stati “caricati” un grande numero di documenti
che sono relativi agli argomenti più vari e disparati. 

Il punto è che non esiste, in Internet, l’“organizzazione” delle
informazioni di cui si parlava per quanto riguarda l’enciclopedia, non
c’è nemmeno un organismo centrale che controlli come le informazioni
sono pubblicate. Non c’è modo di distinguere, a priori,  se
una documentazione è  prodotta per essere didattica o divulgativa,
e quindi diretta ad un “non esperto” del settore, oppure per essere di
approfondimento, e quindi diretta a persone che già hanno delle
conoscenze acquisite.

Il risultato e’ che le informazioni, di qualsiasi tipo, spesso, ci
sono, ma sono male organizzate e quindi è difficile orientarsi:
non ci sono indici, o ci sono solo in minima parte, sono incomplete o frammentarie,
sono troppo generiche o troppo specifiche, tengono in poco o nessun conto
le altre fonti di informazione sullo stesso argomento presenti per la rete.
Inoltre spesso sono “ben nascoste” in mezzo ad altre informazioni per noi
di nessun interesse.

Che cosa si può fare?

Estrarre ciò che ci serve dalla “massa informe” di dati che
proviene dalla rete, può essere una delle operazioni più
lunghe e difficili del nostro lavoro, ma può portare spesso a risultati
oltre le nostre aspettative.

Per partire, un buon aiuto sono i cosiddetti “motori di ricerca” (search
engines). Questi servizi, che avrete senz’altro usato almeno una volta
nella vita, “visitano” i vari documenti disponibili sulla rete e archiviano
per ciascuno di essi moltissime informazioni, annotandone di volta in volta
le variazioni. A partire da queste informazioni i “motori” ci consentono
di effettuare la nostra “ricerca”. Alcuni tra essi utilizzano una lista
“parole chiave” per identificare quali documenti sono di nostro interesse,
altri usano un sistema “gerarchico”, nel quale partendo da grandi aree
di interesse si arriva ad argomenti sempre più specifici.

 

1.I motori di ricerca che usano le “parole chiave” 

Sono quelli che utilizzano una lista di parole per reperire documenti
in cui tali termini compaiono. Ci sono mezzi più o meno sofisticati
che gli autori dei documenti posso usare per indicare al motore quali sono
le parole chiave del documento. Nella maggior parte dei casi però
il motore si limita ad indicare i documenti in cui quelle parole compaiono,
purtroppo anche casualmente, da qualche parte nel testo.

Supponiamo il caso di questo documento che state leggendo: delle parole
chiave sensate potrebbero essere “internet, ricerche, motori di ricerca,
chiavi, enciclopedia”: una persona che cercasse questo documento con quelle
parole chiave molto probabilmente se lo troverebbe davanti, scovato da
un motore. 

Ma, se il motore si limitasse a cercare parole che compaiono almeno
una volta nel testo, allora qualcuno che cercasse ad esempio la parola
“astronave” potrebbe vedersi elencare il nostro testo anche se non ha nulla
a che vedere con l’esplorazione dello spazio o la fantascienza.

E’ importantissima quindi la scelta delle parole chiavi, innanzi tutto
devono essere parole che descrivono “in breve” l’argomento.

Sono in genere da evitare:

le parole chiave troppo generiche, le parole “comuni”. Supponiamo sempre
il caso nostro: “internet” e’ decisamente una parola troppo generica per
chi voglia trovare questa pagina. Molti, moltissimi documenti su internet
contengono la parola “internet”, ma lo stesso vale anche per altre parole

di uso comunissimo: casa, scuola, disegno.

Tutte le parole che non aumentano l’informazione sul soggetto, molti
aggettivi, per esempio, che ci sembrano azzeccatissimi al nostro caso,
cambiano completamente di significato se associati a parole differenti.
Un “cambio automatico” è una cosa molto precisa, ma pensate a quante
cose “automatiche” ci sono.

Vanno benissimo invece: 

-Associazioni di parole comuni. “internet” e “casa” non vanno bene,
ma “ricerca, internet, enciclopedia” e “casa, arredamento, mobili, rustico”
vanno benissimo.

-Termini tecnici specifici dell’argomento che stiamo cercando: “elettricità”
e’ un po’ generico, ma “generatore elettrostatico” o “elettroscopio” lo
sono molto meno.

-Nomi propri di persone: di “lampadine” ce ne sono un’infinita’, ma
di “Thomas Edison”, molti meno. 

In generale e’ meglio cercare di descrivere la ricerca con più
parole possibile fermandosi un secondo per ciascuna ad immaginare quale
sia la possibilità che compaia per caso in un testo che non ci riguarda.

 

2. ricerche tramite alberi gerarchici

Alcuni motori vi permettono di effettuare la ricerca con un sistema “gerarchico”.
All’inizio vi vengono mostrate poche grandi categorie, supponiamo ad esempio:
Arte, Economia, Scienza, Politica, ecc. Effettuata una scelta, ci viene
proposto un nuovo elenco, che questa volta suddivide in modo più
preciso l’argomento della scelta precedente. 

Scegliendo “Arte” ad esempio potremmo trovarci davanti al passo successivo
delle voci come “Letteratura”, “Pittura”, “Musica”, e cosi via. 

Di nuovo alla voce “letteratura” ci potrebbe ora essere una scelta
tra “antica”, “latina”, “moderna”, ”contemporanea”, il processo si ripete
fino a quando non si è arrivati all’argomento prescelto.

 

3. i link  e le bibliografie.

Moltissimo documenti contengono una sezione “link” o “bibliografia”, che
e’ di fondamentale importanza per approfondire ulteriormente l’argomento.

Seguendo i link consigliati in genere avrete una panoramica dei “siti”
che trattano quello stesso tema, molto migliore di quella che avreste con
qualsiasi ricerca.

Cercando tra i libri consigliati nella bibliografia, invece, avrete
modo di approfondire l’argomento attraverso un mezzo più “tradizionale”.