In un numero del dicembre 1998 della rivista “Scienza e Paranormale” Intitolato “Strano, ma vero” e’ descritto il caso di una bambina, Ilga Kirks, che poteva “ascoltare” il pensiero degli altri. Molti pensarono ad un fenomeno di telepatia, ma in seguito si scopri’ che la bambina era capace di riconoscere le vibrazioni dell’aria prodotte dai movimenti dell’apparato vocale, dato che l’atto di pensare si accompagna a movimenti muscolari di cui il pensatore non e’ consapevole e l’intero apparato vocale, comprese lingua e laringe, si muove. Si trattava quindi non di un fenomeno paranormale, ma di una forma di iperacuita’ sensoriale. Vorrei sapere se e’ stato sperimentalmente dimostrato che l’atto di pensare puo’ produrre vibrazioni dell’aria, forse si tratta di suoni di una particolare frequenza? Da un punto di vista scientifico, neurofisiologico, come si puo’ spiegare questa insolita iperacuita’ sensoriale?

Il caso citato dalla lettrice suscitò notevole clamore. Nel 1935 F. von Neureiter, direttore dell’Istituto Forense dell’Università di Stato Lettone a Riga, pubblicò una monografia in cui descriveva le straordinarie capacità una bambina lettone di nove anni, di nome Ilga Kirks. La bambina, mentalmente ritardata, era apparentemente in grado di leggere il pensiero della madre e di altre persone. In pratica se a queste persone veniva fatto leggere silenziosamente un brano scritto, la bambina riusciva a ripetere perfettamente ciò che esse leggevano (va osservato che Ilga, al contrario, aveva serie difficoltà di lettura).

Il fenomeno sembrava una dimostrazione autentica di telepatia. Una commissione composta da 13 esperti di varie discipline scientifiche studiò la bambina tra il 1936 e il 1937. Le conclusioni raggiunte esclusero ogni forma di telepatia, ma erano però altrettanto sorprendenti. La bambina, per supplire alle proprie carenze mentali, aveva affinato una particolare tecnica che le consentiva di interpretare i movimenti inconsapevoli compiuti dalle persone che leggevano. Alcuni individui, infatti, quando leggono compiono movimenti involontari dell’intero apparato vocale, compresa la lingua, la laringe e, in certi casi, addirittura le labbra. Ilga aveva imparato a cogliere questi movimenti e a interpretarli. La bambina, infatti, riusciva a “leggere” il pensiero solamente di alcune persone e solo se poteva vederle e sentirle. Con altre persone che riuscivano a leggere mentalmente senza compiere alcun movimento, Ilga era assolutamente incapace di interpretare alcunché. Si trattava in sostanza, come ha giustamente ricordato la lettrice, di un curioso caso di iperacuità sensoriale. Per rispondere alle domande specifiche della lettrice, vorrei prima di tutto sottolineare che non tutte le persone, quando leggono, producono movimenti involontari dell’apparato vocale. Inoltre, non si tratta necessariamente di “vibrazione dell’aria”. Spesso i movimenti possono essere percepiti visivamente (come nel caso piuttosto comune del movimento delle labbra). Per quanto riguarda la spiegazione dell’iperacuità sensoriale, è cosa ben nota che chi è privato di alcune facoltà (nel caso di Ilga, certe capacità mentali) tende a svilupparne altre per compensazione (ad esempio, i non vedenti di solito sviluppano un udito molto acuto). E’ una caratteristica del nostro cervello riuscire ad attivare aree diverse, quando altre hanno qualche problema. Per concludere, anche se l’articolo non è facilmente reperibile e per di più è scritto in tedesco, cito il lavoro scientifico principale che si è occupato del caso di Ilga: Dahle, P. (1940) “Experimentelle Untersuchungen uber das Gedankenslesen dallettischen Madchens Ilga K.”, Zeitschrift fur angewandte Psychologie und Charakterkunde 58, 273-316.